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Malattie rare – Leucemia mieloide acuta, recidiva ha sopravvivenza simile con infusione di linfociti e secondo trapianto

Nei pazienti con leucemia mieloide acuta che hanno avuto una recidiva dopo il primo trapianto di cellule allogenico di cellule staminali ematopoietiche, la sopravvivenza globale (OS) sembra comparabile se essi vengono sottoposti un secondo trapianto allogenico di cellule staminali oppure a un’infusione di linfociti da donatore. A suggerirlo sono i risultati di uno studio retrospettivo su un registro, pubblicati di recente su JAMA Oncology

Tuttavia, con entrambi gli approcci i ricercatori hanno trovato due caratteristiche che sembrano essere associate a una sopravvivenza migliore dopo la procedura: raggiungimento di una remissione completa prima della terapia di salvataggio e un tempo più lungo di comparsa della ricaduta dopo il primo trapianto autologo.

“Per quanto ne sappiamo, questi risultati sono il frutto dello studio più ampio mai condotto finora nel quale si siano confrontati gli outcome dei pazienti trattati con un secondo trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche oppure un’infusione di linfociti da donatore dopo la recidiva di leucemia mieloide acuta in seguito a un precedente trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche” scrivono gli autori, guidati da Mohamed A. Kharfan-Dabaja, della divisione di ematologia e oncologia della Mayo Clinic di Jacksonville, in Florida.

Le opzioni terapeutiche disponibili per i pazienti con leucemia mieloide acuta recidivata dopo un trapianto allogenico di cellule staminali “rimangono elusive” aggiungono i ricercatori.

Ai pazienti che manifestano tossicità significative e sviluppano eventi avversi in occasione del primo trapianto allogenico si offre in genere una terapia di supporto, mentre altri pazienti possono essere sottoposti a cure più intense, come appunto un secondo trapianto allogenico o l’infusione di linfociti da donatore. Tuttavia, finora i risultati di sopravvivenza di questi due approcci non erano mai stati confrontati in uno studio randomizzato.

“La decisione di offrire un’opzione o l’altra si basa su diversi fattori, tra cui la disponibilità di donatori, lo stato di remissione, la presenza di comorbidità invalidanti e la preferenza del centro o del medico” scrivono i ricercatori…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Leucemia mieloide acuta ricaduta, sopravvivenza simile con infusione di linfociti e secondo trapianto”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/leucemia-mieloide-acuta-ricaduta-sopravvivenza-simile-con-infusione-di-linfociti-e-secondo-trapianto-27529