Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Malattie rare – Emofilia A, rivoluzione trattamento con ‘Emicizumab’

Il New England Journal of Medicine pubblica questa settimana uno studio che è già entrato nella storia del trattamento dell’emofilia A. Emicizumab, un anticorpo monoclonale bispecifico, oltre ad essere nettamente più efficace della classica terapia profilattica con fattore VIII, è il primo farmaco per questa patologia a somministrazione sottocutanea. Nello studio HAVEN 3 è risultata altrettanto efficace la schedula di somministrazione mono o bisettimanale

“Queste in sintesi le caratteristiche di emicizumab il rivoluzionario trattamento per l’emofilia A testato nello studio HAVEN 3, pubblicato questa settimana sul New England Journal of Medicine.

Le persone affette da emofilia possono sanguinare non solo a causa di un trauma, ma anche spontaneamente; questo accade in genere a livello delle articolazioni (anche se può succedere praticamente ovunque nel corpo, nei muscoli come a livello del cervello o degli occhi).

La patologia, che colpisce in genere solo i maschi (viene trasmessa dalle madri attraverso il cromosoma X), è caratterizzata dall’incapacità del corpo di formare coaguli, conditio sine qua non per bloccare le emorragie, in quanto manca un fattore della coagulazione (il fattore VIII nel caso dell’emofilia A).

La terapia consiste nel somministrare questa proteina in maniera profilattica (in passato si ricorreva anche alla terapia on demand, cioè solo in occasione di un episodio di sanguinamento importante). Un passo avanti importante nella storia del trattamento di questa condizione è stato l’introduzione in terapia del fattore VIII, anche se questa soluzione è tutt’altro che ottimale ottimale. Intanto perché la somministrazione di fattore VIII è possibile solo per via endovenosa e viene effettuata più volte a settimana, con tutti i problemi che questo comporta, in particolare nei bambini. Poi perché in una certa percentuale di pazienti, la somministrazione di fattore VIII induce, col passare del tempo, la formazione di anticorpi da parte dell’organismo che ne inficiano l’efficacia.

Ricercatori di tutto il mondo sono dunque alla ricerca di soluzioni per superare queste criticità. Una delle soluzioni più interessanti proposte negli ultimi tempi è quella dell’emicizumab, una terapia rivoluzionaria per l’emofilia A, testata nello studio multicentrico HAVEN 3 che il New England Journal of Medicine pubblica questa settimana.

Lo studio HAVEN 3
Lo studio ha arruolato 152 pazienti affetti da emofilia A senza inibitori, di età superiore ai 12 anni, assegnandoli a vari gruppi di trattamento. Al gruppo A il farmaco è stato somministrato una volta a settimana (al dosaggio di 1,5 mg/Kg peso corporeo); al gruppo B, il farmaco è stato somministrato una volta ogni due settimane (al dosaggio di 3 mg/Kg peso corporeo). Endpoint dello studio era il numero degli episodi di sanguinamento rispetto a pazienti non in profilassi (gruppo C).
In un confronto intra-individuale, che ha coinvolto 48 pazienti, emicizumab è stato somministrato al dosaggio di 1,5 mg/Kg peso corporeo una volta a settimana in pazienti precedentemente sottoposti a profilassi con fattore VIII (gruppo D).

“La somministrazione sottocutanea di emicizumab – afferma il primo autore dello studio, professor Johnny Mahlangu, dipartimento di medicina molecolare ed ematologia , Università di Witwatersrand, Johannesburg (Sud Africa) – ha ridotto il tasso di sanguinamento del 96% nei pazienti trattati con una somministrazione a settimana e del 97% in quelli che ricevevano una somministrazione ogni due settimane, rispetto ai pazienti non in profilassi”.
Il 56% dei pazienti trattati con emicizumab una volta a settimana e il 60% del gruppo a somministrazione bisettimanale non hanno presentato episodi di sanguinamento durante il trattamento…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Emicizumab: la rivoluzione nel trattamento dell’emofilia A”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=65105