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Diabesità – Ovvero obesità e diabete. Mezzogiorno, Abruzzo e Lazio le realtà più colpite. Meglio in Liguria e Trentino

In Italia ci sono circa 2 milioni di persone obese che hanno il diabete: una persona con diabete e obesa ha un rischio di morire entro 10 anni quadruplicato rispetto a una persona con diabete di peso normale. Da Italian Barometer Diabetes Observatory (Ibdo) Foundation, realizzato in collaborazione con Istat, l’undicesima edizione dell’Italian Diabetes & Obesity Barometer Report. IL RAPPORTO

17 APR – Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la diffusione del diabete di tipo 2 è quasi raddoppiata negli ultimi trent’anni, così come la mortalità legata alla malattia o alle complicazioni. Le previsioni dicono che, entro il 2030, rappresenterà in Europa la quarta causa di morte, contribuendo così alla mortalità della popolazione più di quanto non facciano collettivamente Aids, malaria e tubercolosi.

In Italia, secondo i dati Istat del 2016, sono oltre 3 milioni e 200 mila le persone che dichiarano di avere il diabete, passando così negli ultimi trent’anni dal 2,9 per cento al 5,6 per cento dell’intera popolazione. Questo aumento è dovuto all’invecchiamento della popolazione, all’aumento della sopravvivenza dei malati di diabete e all’anticipazione dell’età in cui si diagnostica la malattia. Ad esempio, rispetto al 2000, la percentuale di uomini 55-64enni con diagnosi di diabete è passata da 6,8 per cento a 8,8 per cento, mentre tra i 75-79enni dal 14,9 per cento al 20,4 per cento. Invece, per le donne fino ai 79 anni le differenze nel tempo sono molto meno rilevanti, acuendosi solo tra le ultraottantenni, con un picco di 21,9 per cento nel 2016 a fronte del 14,9 per cento nel 2000.

L’obesità è uno dei fattori di rischio principali per il diabete, motivo per cui si parla anche di lotta alla “diabesità”. Si stima infatti che il 44 per cento dei casi di diabete tipo 2 siano attribuibili all’obesità/sovrappeso; tra i 45-64enni la percentuale di persone obese che soffrono di diabete è al 28,9 per cento per gli uomini e al 32,8 per cento per le donne, portando complessivamente a un totale di circa 2 milioni di “diabesi”. Questo dato è molto preoccupante se si considera che il rischio complessivo di morte prematura raddoppia ogni 5 punti di crescita dell’indice di massa corporea: una persona con diabete e sovrappeso ha quindi un rischio raddoppiato di morire entro 10 anni, rispetto a una persona con diabete di peso normale e una persona con diabete e obesa addirittura un rischio quadruplicato…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: ” “Diabesità”: ovvero obesità e diabete.Mezzogiorno, Abruzzo e Lazio le realtà più colpite. Va meglio in Liguria e Trentino”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=60900