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Sclerosi multipla (SM) recidivante-remittente (RRSM) – Ocrelizumab superiore a IFN beta1a nel mantenimento dello stato ‘NEDA’ in tutte le fasi

Una recente analisi degli studi aggregati OPERA I e OPERA II, pubblicata su “Multiple Sclerosis Journal – Experimental, Translational and Clinical”, ha evidenziato, in pazienti affetti da sclerosi multipla (SM) recidivante-remittente (RRSM), una maggiore efficacia di ocrelizumab rispetto a Interferone(IFN) beta-1a in modo costante nel mantenimento dello stato NEDA (No Evidence of Disease Activity) in tutte le epoche valutate

Inoltre, in contrasto con IFN beta-1a, la maggior parte dei pazienti con attività precoce di malattia nello studio ha conseguito con ocrelizumab lo stato NEDA.

Il parametro NEDA (nessuna evidenza di attività della malattia, definita da assenza di progressione di disabilità confermata a 12 settimane, assenza di ricadute definite nel protocollo, mancanza di nuove o ampliate lesioni cerebrali pesate in T2 alla risonanza magnetica [RM] o assenza di lesioni captanti il gadolinio in T1) – utilizzando una baseline fissata dallo studio – è comunemente impiegato come esito di trattamento nella SM.

Lo ricordano gli autori, coordinati da Eva Havrdová, del Dipartimento di Neurologia e del Centro di Neuroscienze Cliniche dell’Università Carolina di Praga (Repubblica Ceca). L’obiettivo di questo lavoro – specificano – è stato quello di valutare l’effetto di ocrelizumab sul NEDA usando un’analisi con rilocalizzazione del baseline e il valore predittivo dello stato di NEDA.

Dati ripresi dagli studi OPERA I e OPERA II aggregati
Il NEDA è stato valutato nella popolazione intent-to-treat modificata (n = 1520) dagli studi aggregati OPERA I e OPERA II su varie epoche in pazienti con RRSM trattati con ocrelizumab (600 mg) o IFN beta-1a (44 mcg).Il NEDA è apparso aumentato con ocrelizumab vs IFN-beta 1a lungo 96 settimane del 75% (p inferiore a 0,001) dalla settimana 0-24 del 33% (p inferiore a 0,001) e dalla settimana 24-96 del 72% (p inferiore a 0,001)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Sclerosi multipla, ocrelizumab superiore a IFN beta1a nel mantenimento del NEDA in tutte le fasi”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/neuro/sclerosi-multipla-ocrelizumab-superiore-a-ifn-beta1a-nel-mantenimento-del-neda-in-tutte-le-fasi-26521