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Neuromielite ottica (NMO) – Recidive bloccate da un comune antiallergico, la cetirizina, in aggiunta alla terapia standard

Pubblicato su “Neurology, Neuroimmunology and Neuroinflammation”, uno studio di piccole dimensioni (ma importante per l’apertura di nuove prospettive cliniche) rivela che la cetirizina, popolare farmaco utilizzato per il trattamento dell’allergia, quando aggiunto alla terapia standard ha le potenzialità per ridurre il tasso direcidiva nei paienti affetti da neuromielite ottica (NMO)

Studio pilota condotto su 16 pazienti con cetirizina
Più in dettaglio, si tratta di uno studio pilota condotto su 16 pazienti con NMO che ha dimostrato come il trattamento con 10 mg/die per os di cetirizina, un antistaminico di seconda generazione, in aggiunta alla terapia standard per 1 anno, fosse associato a un tasso di recidiva annualizzato significativamente inferiore a quello osservato durante l’uso della sola terapia standard, prima cioè dell’add-on di cetirizina.

«Siamo stati lieti di scoprire che la cetirizina era sicura e ben tollerata nella nostra popolazione di pazienti NMO» hanno dichiarato gli autori, coordinati da Illana Katz Sand, docente di Neurologia presso la Icahn School of Medicine at Monte Sinai di New York.

«Se da un lato il disegno in aperto dello studio e le dimensioni ridotte del campione precludono conclusioni definitive, dall’altro abbiamo comunque rilevato un segnale indicativo del fatto che la cetirizina può essere di beneficio» precisano.

Le cellule coinvolte nei processi di infiammazione e demielinizzazione
I gravi effetti dell’NMO derivano da processi di infiammazione e demielinizzazione, principalmente a carico del nervo ottico (neurite ottica), del midollo spinale (mielite) e del tronco encefalico. Gli episodi neurologici sono caratterizzati da una scarsa guarigione e possono comportare una disabilità permanente.

Trattamenti standard che modificano la malattia, come il micofenolato e rituximab, sono mirati essenzialmente sulla riduzione dell’attività dei linfociti e sono efficaci nell’uso off-label per migliorare gli outcome dei pazienti con NMO; tuttavia una malattia aggressiva è comune.

Nel frattempo, studi preclinici hanno evidenziato che gli eosinofili e l’infiltrazione granulocitaria svolgono un ruolo importante nella distruzione infiammatoria correlata all’NMO e Sand e il suo team hanno scoperto in precedenti studi su modello animale che la cetirizina, quale stabilizzante degli eosinofili, bloccava efficacemente le lesioni del disturbo dello spettro dell’NMO (di tipo NMOSD).

Il disegno dello studio e i risultati in dettaglio
Per testare il trattamento nell’uomo, i ricercatori hanno arruolato pazienti inviati da medici che li avevano in cura presso il Corinne Goldsmith Dickinson Center for Multiple Sclerosis at Monte Sinai tra l’aprile 2014 e il febbraio 2015, e che avevano soddisfatto i criteri diagnostici di Wingerchuk del 2006 per NMO o avevano avuto un episodio tipico ed erano comunque risultati positivi al test per le IgG NMO…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Neuromielite ottica, recidive bloccate da un comune antiallergico in add-on alla terapia standard”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/neuro/neuromielite-ottica-recidive-bloccate-da-un-comune-antiallergico-in-add-on-alla-terapia-standard–26156