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Cnr – Tre ricercatori tra gli Highly Cited Researcher 2017

Nella speciale classifica dei ricercatori più citati dello scorso anno, il Consiglio nazionale delle ricerche è presente con tre esperti appartenenti a categorie differenti, in linea con la propria vocazione multidisciplinare

Roma – Tre ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche, Marco Conti, Vincenzo Di Marzo e Serena Sanna, sono stati nominati ‘2017 Highly Cited Researchers’, in riconoscimento del piazzamento nel top 1% dei ricercatori in base al numero di articoli maggiormente citati nel loro campo specifico.

Marco Conti, dell’Istituto di informatica e telematica (Iit-Cnr) e membro del Consiglio Scientifico del Cnr per l’area Ict, già direttore di Dipartimento, è stato nominato 2017 Highly Cited Researcher per la categoria ‘Computer Science’, ed è l’unico informatico italiano presente in questa classifica.

Vincenzo Di Marzo dell’Istituto di chimica biomolecolare (Icb-Cnr) è presente per la categoria ‘Pharmacology & Toxicology’. Serena Sanna, dell’Istituto di ricerca genetica e biomedica (Irgb-Cnr) di Cagliari, figura per la categoria ‘Molecular Biology & Genetics’.

Per numero di ricercatori italiani inseriti nella classifica, il Consiglio nazionale delle ricerche è primo tra gli Enti pubblici di ricerca e secondo in assoluto, assieme alle Università di Pavia e di Torino, dopo quella di Bologna. Un primato ulteriormente rafforzato considerando che i tre ricercatori del Cnr sono presenti in categorie distinte, a dimostrazione della vocazione multidisciplinare dell’Ente.

“Si tratta di un nuovo risultato italiano di prestigio internazionale che premia la ricerca pubblica e il lavoro delle nostre ricercatrici e ricercatori del Cnr in Italia e nel mondo – afferma il presidente del Cnr Massimo Inguscio – A proposito di buona ricerca italiana e del contributo del Cnr, recentemente a fine novembre scorso l’European Reasearch Council (ERC) ha annunciato l’assegnazione dei Consolidator Grants a 329 ricercatori di tutta Europa con un finanziamento di 360 milioni di euro complessivi per sostenere i migliori progetti di ricerca ‘di frontiera’ proposti da ricercatori con un curriculum scientifico molto promettente con almeno 7-12 anni di esperienza con borse di studio di circa 2 milioni di euro ciascuna. Grazie al talento, alla preparazione e alla tenacia dei ricercatori italiani il nostro paese si è classificato al secondo posto su 39 nazioni, davanti a Inghilterra e Francia: il giovane fisico del Cnr Alessandro Molli, con il suo lavoro e l’ERC conquistato, ha portato il Cnr a un totale di 44 ERC finanziati, confermando il primo posto in Italia tra enti pubblici di ricerca e università. Sempre a fine dello scorso anno”.

“La rivista Nature, considerata dalla Comunità scientifica internazionale quella di maggiore importanza e prestigio, che fornisce, anno per anno, informazioni comparative sulla performance delle Istituzioni di ricerca sparse nel mondo – prosegue Inguscio – ha valutato e classificato il Consiglio nazionale delle ricerche nella top-200 delle migliori Istituzioni mondiali di ricerca, unica realtà italiana che è riuscita a conquistare una posizione di rilievo in questa  classifica che valuta l’impatto della ricerca scientifica sulla capacità di produrre innovazione tecnologica, accanto a istituzioni scientifiche di fama mondiale come il Max Planck in Germania o il Massachusetts Institute of Technology negli Stati Uniti…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Researcher 2017. Risultato italiano di prestigio internazionale”, insalute news

Tratto dahttps://www.insalutenews.it/in-salute/tre-ricercatori-del-cnr-tra-gli-highly-cited-researcher-2017-risultato-italiano-di-prestigio-internazionale/