Psoriasi – Malattia multifattoriale in cui concorrono sia fattori genetici che ambientali
“A cura del prof. Fabio Ayala, Direttore della Clinica Dermatologica dell’Università Federico II di Napoli
Napoli – La psoriasi è una delle più comuni malattie cutanee, che riveste anche carattere sociale, poiché colpisce in media il 3% circa della popolazione mondiale. In Italia si stima che gli psoriasici siano circa 2 milioni e 400 mila, di cui 400mila affetti da una forma moderata-grave, spesso invalidante. È una malattia multifattoriale, in cui concorrono sia fattori genetici sia ambientali.
Fattori di rischio associati ad essa sono fumo, dieta squilibrata (si potrebbe quasi dire non-mediterranea), alcuni farmaci, l’essere sovrappeso o obeso, grandi eventi stressanti. La forma più comune (80% dei casi) è quella “a placche”, nella quale la malattia si manifesta sulla pelle con macchie rosse di varie dimensioni, quasi sempre ricoperte da squame. Soprattutto nelle forme estese, è una condizione che altera profondamente la qualità della vita.
Si ipotizza che lo stato infiammatorio cronico che caratterizza la psoriasi rappresenti l’anello di congiunzione tra quest’ultima e le altre comorbilità ad essa associate, come obesità, diabete, aumento dei lipidi nel sangue e malattie cardiovascolari.
In particolare, l’infiammazione cutanea (e anche alcune delle comorbilità associate), è stata ricondotta ad aumentati livelli, nella pelle, del cosiddetto TNFα (Tumor Necrosis Factor alfa o Fattore di Necrosi Tumorale alfa) e di alcune interleuchine (IL), come IL17 e IL23, che giocano un ruolo determinante nell’induzione e nel mantenimento dello stato infiammatorio cronico, contribuendo da un lato allo sviluppo delle placche cutanee e dell’artrite psoriasica specifica (che può comparire in un caso su 5), dall’altro alla partecipazione al processo di aterosclerosi, di alterato metabolismo dell’insulina e dell’eventuale ipertensione arteriosa.
Si tratta, quindi, di pazienti che vanno seguiti con attenzione, allo scopo di prevenire e trattare nel modo migliore ed attuale le eventuali associazioni con altre malattie che possono presentarsi, dopo l’inizio della forma cutanea, nel corso degli anni. Non è raro, d’altra parte, che alcune delle altre condizioni morbose siano già presenti quando ha inizio la psoriasi.
Da più di 10 anni, accanto ai trattamenti tradizionali locali e generali della psoriasi, sono stati introdotti nuovi farmaci bio(tecno)logici, primi fra tutti i farmaci diretti contro la suddetta molecola TNFα, responsabile di gran parte della patogenesi della malattia.
Data la complessità dei fenomeni infiammatori alla base delle manifestazioni cutanee, articolari e delle condizioni associate, la ricerca non si è fermata, anzi è particolarmente vivace e tenta di individuare nuovi bersagli da colpire…”
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Fonte: “Psoriasi, malattia multifattoriale. Concorrono sia fattori genetici che ambientali”, insalute news