Test della lampadina addio, arriva il pupillometro – Per capire la situazione del sistema nervoso
“Uno degli esami più rappresentativi della professione medica, cioè la verifica della reattività della pupilla attraverso uno stimolo luminoso – spesso ottenuto con una lampadina tascabile più o meno carica -, potrebbe avere le ore contate, almeno nei reparti dove un monitoraggio oggettivo della condizione neurologica del paziente sarebbe fondamentale.
Il pupillometro e’ un dispositivo che combina un’ottica a infrarossi ad alta precisione, una luce a LED a luminosità standard e un piccolo computer che memorizza ed elabora i dati della pupilla. Si tratta di uno scanner ottico manuale che stimola il restringimento della pupilla con un delicato fascio di luce. La telecamera a infrarossi acquisisce 90 immagini in 2,7 secondi registrando l’intera risposta pupillare dalla situazione di partenza al restringimento e alla ridilatazione.
Tecnologia diffusa e utilizzata regolarmente da anni in USA e in vari paesi europei, il pupillometro nella sua versione più evoluta è arrivato in Italia: primo ad adottarlo è stato il reparto di Neuroanestesia e Neurorianimazione dell’ospedale San Gerardo di Monza, diretto da Giuseppe Citerio.
“In tutti i pazienti ricoverati nella nostra neurorianimazione in coma o in condizioni critiche evolutive valutiamo la reattività pupillare. Parliamo di traumi cranici gravi, emorragie subaracnoidee, ematomi entraparenchimali ma anche processi infettivi cerebrali: ogni volta che il sistema nervoso centrale è coinvolto e c’è un’insufficienza che porta il paziente in coma, vale la pena di esplorare anche la reattività pupillare e avere informazioni sulla funzionalità delle vie profonde del tronco encefalico”…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Addio al test della lampadina, arriva il pupillometro”, ANSA.it Salute&Benessere