Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

16129 Genova (IT)

Diabete – Rapporto albumina-creatinina predice rischio cardiovascolare

Nei pazienti con diabete di tipo 2 ad alto rischio cardiovascolare, quando il rapporto albumina/creatinina è elevato, si osserva un rischio più elevato di mortalità per tutte le cause e di eventi cardiovascolari avversi. Lo sostengono i ricercatori di uno studio recentemente pubblicato su JAMA Cardiology riferendo che i livelli di albumina urinaria potrebbero aiutare a stratificare il rischio cardiovascolare indipendentemente da altri biomarker cardiaci comunemente usati

“Bassi livelli di albuminuria migliorano la stratificazione del rischio per i futuri rischi cardiovascolari nei pazienti con diabete di tipo 2” ha commentato Benjamin Scirica, della Brigham and Women’s Hospital in Boston, autore dello studio, specificando che “oltre ai biomarker cardiaci il rapporto urinario tra albumina e creatinina fornisce un’utilità prognostica”.

Importanza dell’albumina
Gli autori hanno fatto sapere che non è insolito che le persone con diabete di tipo 2 sviluppino la malattia renale cronica, complicazione ben nota che colpisce tra il 30 e il 40% di questi pazienti. Il rischio di malattia renale può essere stimato attraverso la misurazione del tasso di filtrazione glomerulare stimato (eGFR) o del rapporto albumina/creatinina (ACR).

Livelli più elevati di albumina urinaria sono da considerare un campanello d’allarme per il danno renale e, nei pazienti diabetici, spesso indicano la presenza di nefropatia diabetica.

Lo studio SAVOR-TIMI 53, che ha valutato l’efficacia cardiovascolare e la sicurezza del saxagliptin, ha rilevato che la maggioranza della popolazione studiata, composta da 16.000 pazienti, non ha riscontrato differenze nel rischio di morte cardiovascolare, infarto o ictus. I ricercatori di SAVOR-TIMI 53 hanno anche notato che saxagliptin sembra migliorare l’ACR nel tempo per i pazienti che assumono il farmaco.

Per questo motivo il dottor Scirica, insieme al suo team, ha cercato di determinare i possibili benefici prognostici incrementali dell’ACR oltre ai fattori di rischio stabiliti e ai biomarker cardiovascolari plasmatici.

Rapporto albumina/creatinina e rischio cardiovascolare
The Saxagliptin Assessment of Vascular Outcomes Recorded in Patients With Diabetes Mellitus–Thrombolysis in Myocardial InfACRtion (SAVOR-TIMI), eseguio dal 2010 al 2013, ha valutato la sicurezza di saxagliptin rispetto a placebo nei pazienti con diabete di tipo 2 e malattia cardiovascolare conclamata o fattori di rischio multipli…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Diabete, il rapporto albumina-creatinina predice il rischio cardiovascolare”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/diabete/diabete-il-rapporto-albumina-creatinina-predice-il-rischio-cardiovascolare–25579