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Giornata del Parkinson – Sin: “Scienziati italiani in campo, il primo studio per scoprire l’interazione dei fattori che modificano il cervello”

Capire in che modo diversi fattori interagiscono tra di loro e creano i cambiamenti nel cervello che sviluppano malattia di Parkinson. Indagare sull’associazione tra fattori di rischio e fattori di protezione per prevenire o rallentare il progredire della patologia. Sono questi i due obiettivi principali di uno studio che verrà realizzato la prima volta in Italia. In occasione della Giornata Nazionale della Malattia di Parkinson, in programma oggi, la Sin, la Società Italiana di Neurologia delinea lo stato dell’arte dei progressi della ricerca scientifica

Sono circa 300 mila le persone, in Italia, che soffrono di Parkinson. Il numero è destinato a raddoppiare: nei prossimi 15 anni si stima che si arriverà a 6 mila nuovi pazienti l’anno, la metà dei quali sarà ancora in età lavorativa.

Il prossimo 25 novembre in occasione della Giornata Nazionale della Malattia di Parkinson, promossa dall’Accademia Italiana Malattia di Parkinson e Disordini del Movimento, la Società Italiana di Neurologia (Sin) fa il punto sui progressi della ricerca scientifica. Per la prima volta in Italia verrà realizzato uno studio con l’obiettivo di valutare il complesso dei fattori di rischio e dei fattori protettivi della malattia di Parkinson per identificare le probabili associazioni che possono impattare sulla malattia.

“Finora la letteratura scientifica ha riportato gli effetti dei singoli fattori di rischio sullo sviluppo della Malattia di Parkinson – ha detto Alfredo Berardelli, Ordinario di Neurologia presso l’Università La Sapienza di Roma – Attraverso questo primo studio italiano multicentrico osservazionale intendiamo capire in che modo i diversi fattori interagiscono tra di loro e creano i cambiamenti nel cervello che sviluppano la malattia, cosi come indagare sull’associazione tra fattori di rischio e fattori di protezione con l’obiettivo di prevenire o rallentare il progredire della malattia”.

Tra i fattori di rischio più frequenti – ha continuato Giovanni Defazio, Ordinario di Neurologia presso l’Università di Cagliari – si annoverano l’età avanzata, la familiarità, il sesso maschile, l’etnia – i più colpiti sono i Caucasici -, diversi fattori ambientali, i traumi cranici e i disturbi dell’umore come la depressione. Mentre tra quelli protettivi l’attività fisica è il più importante, seguita da un’attività lavorativa; sembra che anche il fumo e il caffè, malgrado nocivi sotto altri punti di vista, siano considerati fattori protettivi”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Giornata del Parkinson. Sin: “Scienziati italiani in campo, il primo studio per scoprire l’interazione dei fattori che modificano il cervello”,” Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=56276