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QDiabetes – Calcolatore online per valutare rischio di ammalarsi di diabete nei prossimi 10 anni

La Gran Bretagna aggiorna il suo calcolatore per valutare il rischio di diabete di tipo 2 a 10 anni (QDiabetes-2018), validandolo sia nei maschi che nelle femmine. Nel nuovo algoritmo per il calcolo del rischio,troveranno adesso posto sia i fattori di rischio tradizionali (es. fumo, BMI) che altri emersi più di recente (es. essere in terapia con statine).Uno sforzo notevole che ha coinvolto 1457 ambulatori di medicina generale inglesi, interessando oltre 11,5 milioni di inglesi tra i 25 e gli 84 anni. In Italia non esistono strumenti del genere, ma secondo gli esperti sarebbero di grande utilità

Riuscire a prevedere o quanto meno a stimare il rischio di sviluppare un diabete di tipo 2 è molto importante per poter concentrare gli sforzi di prevenzione di questa pericolosa condizione, sempre più prevalente, sulle categorie di popolazione a più elevato rischio. La Gran Bretagna ha già da diversi anni implementato un calcolatore per la stima del rischio di diabete a 10 anni, il QDiabetes (http://www.qdiabetes.org/), la cui prima versione risaleal 2009; da allora è stato sottoposto a regolari aggiornamenti e la fascia d’età al quale è applicabile è stata nel tempo estesa dai 25-79 anni ai 25-84 anni.

Il QDiabetes è attualmente integrato nei sistemi computerizzati della medicina generale inglesee viene utilizzato all’interno del NHS inglese. Un recente aggiornamento delle linee guida NICE sulla prevenzione del diabete (2017) ha messo in luce delle condizioni di rischio non considerate in precedenza nel QDiabetes (sindrome dell’ovaio policistico, diabete gestazionale, ritardo dell’apprendimento, problemi di salute mentale); recenti trial clinici e studi osservazionali hanno infine messo in evidenza un rischio-diabete correlato alla terapia con statine o con antipsicotici atipici, anch’essi non considerati in precedenza nell’algoritmo del Qdiabetes.

Le linee guida inglesi raccomandano di avviare al dosaggio di glicemia a digiuno e/o dell’ emoglobina glicata, i soggetti che risultino ad elevato rischio di diabete sulla base del Qdiabetes, al fine di individuare chi ha già un diabete conclamato, chi è ad elevato rischio di progredire verso questa condizione e quelli a rischio moderato. A livello internazionale, c’è una certa disomogeneità tra le varie linee guida rispetto alla soglia di emoglobina glicata utilizzata per definire il gruppo ad alto rischio (le linee guida USA ad esempio indicano una glicata di 5,7-6,4%, quelli inglesi di 6,0-6,4%).
Alla luce di tutte queste considerazioni, gli esperti inglesi hanno dunque deciso di aggiornare l’algoritmo del QDiabetes (QDiabetes-2018) per incorporare tutti questi fattori nella stima del rischio di sviluppare un diabete di tipo 2.

“Il nuovo algoritmo validato dai medici di medicina generale in Inghilterra – commenta il professor Giorgio Sesti, Presidente della Società Italiana di Diabetologia – offre un nuovo e semplice strumento per individuare le persone a rischio di diabete tipo 2 utilizzando solo dati anamnestici. L’algoritmo però ottiene i migliori risultati nell’identificazione dei soggetti a rischio che necessitano di un intervento di stile di vita quando è misurata la glicemia a digiuno. In Italia non esistono specifici algoritmi o calcolatori del rischio validati tenendo conto le caratteristiche cliniche e le abitudini di vita della popolazione. Potrebbe essere utile validare in Italia gli algoritmi attualmente utilizzati in altri Paesi o crearne uno specifico per la popolazione italiana.”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “QDiabetes: il calcolatore online per valutare il rischio di ammalarsi di diabete nei prossimi 10 anni”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=56161