Medicina riabilitativa – Robotica e realtà virtuale gli approcci innovativi, eccellenza italiana
“In Italia, le persone con limitazioni funzionali dovute a malattie sono circa 13 milioni; circa 3 milioni hanno gravi difficoltà motorie o sensoriali, e si stima saranno 4,8 milioni nel 2020. Negli ultimi anni notevoli i progressi tecnologici ma c’è ancora molto da fare. Resta fondamentale la centralità della persona
Rimini – La Medicina Riabilitativa negli ultimi anni si è affermata nell’ambito della “offerta sanitaria” italiana e internazionale come una delle discipline più vive scientificamente e in grande sviluppo.
“Lo scopo di questa branca specialistica e dei suoi operatori è il recupero delle capacità funzionali dell’individuo, perse o ridotte a causa di un incidente o di una malattia, che abbia inficiato un apparato dell’organismo, restituendo l’individuo al suo ruolo sociale e famigliare”, dichiara Carlo Cisari, Fisiatra Presidente SIRN – Società Italiana di Riabilitazione Neurologica.
L’importanza della disciplina sta nella multidisciplinarietà del suo approccio: l’invecchiamento della popolazione media, le conseguenze sempre frequenti di incidenti stradali e sul lavoro, malattie neurologiche complesse e invalidanti.
“In questo ambito è nata alcuni anni fa la Società Italiana di Riabilitazione Neurologica SIRN – prosegue Cisari – per raccogliere e sviluppare le competenze di tutti i sanitari che operano nel campo della riabilitazione delle patologie neurologiche (ictus, sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, lesioni del midollo spinale, malattia di Parkinson, ecc.)”.
I progressi della disciplina in questi anni sono stati notevoli: l’Italia è ai primi posti nel mondo, specie nel campo delle tecnologie più avanzate, grazie a studi e centri di eccellenza come ad esempio a Pisa con la Robotica per la riabilitazione e l’assistenza sviluppata all’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna. E la centralità del paziente rimane un fondamento per l’approccio vincente per la cura del singolo per il successo di ogni intervento riabilitativo.
Un problema di salute pubblica
In Italia, le persone con limitazioni funzionali dovute a malattie sono circa 13 milioni; circa 3 milioni hanno gravi difficoltà motorie o sensoriali, e si stima saranno 4,8 milioni nel 2020.
“A fronte di queste cifre, che hanno una dimensione tale da essere un problema di salute pubblica – spiega Paolo Boldrini, Presidente SIMFER – Società Italiana di Medicina e Fisica Riabilitativa – appare evidente che le moderne tecnologie per le persone con disabilità non siano diffuse quanto ci si aspetterebbe”…”
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