Emofilia – Un esempio di innovazione farmaceutica e risparmio
“I nuovi prodotti a emivita prolungata consentono un minor consumo di farmaco con risparmi fino al 50%. Meno costi per il SSN e meno infusioni per i pazienti rimanendo sempre protetti dai sanguinamenti
21 OTT – L’innovazione farmaceutica e il risparmio in emofilia possono andare di pari passo. Studi recenti mostrano infatti che i nuovi prodotti a emivita prolungata consentono un minor consumo di farmaco con risparmi fino al 50%. Ciò si traduce in meno costi per il Servizio Sanitario Nazionale (Snn) e “meno buchi” per i pazienti che possono ridurre il numero delle infusioni rimanendo sempre protetti dai sanguinamenti.
Nel dettaglio l’emofilia
L’Emofilia è una malattia rara, genetica ed ereditaria. A causa di un difetto della coagulazione chi ne è affetto è esposto a sanguinamenti, fin dalla nascita: i più pericolosi sono quelli interni, che colpiscono con maggiore frequenza le articolazioni causando nel tempo gravi danni. Nei casi peggiori la patologia, se non controllata, può portare ad emorragie letali. A dover convivere con questa condizione in Italia sono quasi 5.000 persone di sesso maschile.
A cavallo tra gli anni ’80 e ’90 di emofilia si è molto parlato in relazione a quello che è ricordato come ‘scandalo del sangue infetto’, quando larga parte dei pazienti venne infettato da Epatite e Hiv usando le terapie basate su prodotti emoderivati. Da allora le cose sono cambiate, tanto e in meglio: per le persone emofiliche nate dopo quel periodo si sono aperte prospettive di vita decisamente migliori. Si è passati dalla terapia fatta ‘al bisogno’ alla terapia di profilassi, che prevede una somministrazione costante, per tutta la vita, dei fattori della coagulazione carenti nel sangue…”
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Fonte: “Emofilia. Un esempio di innovazione farmaceutica e risparmio”, Quotidiano sanità
Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=54951