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Ictus ischemico – Dopo sindrome coronarica acuta, rischio ridotto con ezetimibe e statine

La combinazione di ezetimibe e statine ridurrebbe in modo significativo il rischio di ictus ischemico nei pazienti che hanno avuto una sindrome coronarica acuta, soprattutto in coloro che hanno sofferto di un ictus precedente. Sono i risultati di un trial con 18 mila pazienti

14 OTT – (Reuters Health) – Per il trial IMPROVE-IT – coordinato da Erin Bohuladel Brigham and Women’s Hospital di Boston – sono stati arruolati più di 18mila pazienti che avevano avuto una sindrome coronarica acuta. I pazienti sono stati randomizzati per il trattamento con ezetimibe, 10 mg al giorno, in associazione con simvastatina, 40 mg al giorno, o placebo insieme alla statina, e tenuti sotto controllo per una media di sei anni.

I pazienti sottoposti a terapie a lungo termine per la riduzione dei livelli di lipidi dovevano avere livelli di colesterolo LDL tra i 50 e i 100 mg/dL, prima della randomizzazione; in tutti gli altri, i livelli di LDL dovevano rientrare nel range 50-125 mg/dL. Dai risultati è emerso che il 3,5% dei partecipanti avrebbe subito almeno un ictus, e l’82% dei casi di primo episodio sarebbe stato a causa di ischemia. Per quel che riguardava l’effetto della combinazione tra i due farmaci in studio sul primo episodio di ictus, per qualsiasi causa, ezetimibe e simvastatina insieme avrebbero indotto una riduzione non significativa degli episodi, rispetto alla monoterapia con statina, 4,2% contro 4,8%, attribuibile a una riduzione significativa dell’ictus ischemico, 3,4% contro 4,1% e un aumento non significativo di ictus emorragico, 0,8% contro 0,6%.

Le conclusioni
Valutando nel complesso tutti i casi di ictus, sia il primo che i successivi, la combinazione tra ezetimibe e simvastativa avrebbe ridotto in modo significativo sia l’ictus di qualsiasi tipo, che quello di tipo ischemico, rispetto alla simvastatina da sola. Tra i partecipanti che avevano avuto un ictus prima della randomizzazione e dunque erano a rischio maggiore di recidiva, la combinazione dei due farmaci sarebbe stata associata a una riduzione significativa nel rischio di ictus di qualsiasi causa, 10,2% rispetto a 18,8%, e di ictus ischemico, 8,7% rispetto a 16,3%…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Ictus ischemico. Dopo sindrome coronarica acuta, rischio ridotto con ezetimibe e statine”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=54756