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Sclerosi multipla (SM) – Virus di Epstein-Barr fattore di rischio

L’esposizione al virus di Epstein-Barr (EBV) sembra essere un passo necessario permissivo nello sviluppo della sclerosi multipla (SM). È quanto risulta dai risultati di una ricerca pubblicata su “Neurology” nella quale è stata studiata l’associazione tra EBV e SM tra diverse razze/etnie in pazienti iscritti al database ‘Kaiser Permanente Southern California’ (KPSC)

«Ogni caso è stato abbinato ad almeno un controllo» spiegano gli autori, coordinati da Annette Langer-Gould, del Dipartimento di ricerca e Valutazione del KPSC, a Pasadena (USA). «Gli anticorpi sierici IgG sierici sono stati misurati contro l’antigene del capside virale dell’EBV, l’antigene nucleare 1 di Epstein Barr (EBNA-1), l’antigene precoce dell’EBV e il citomegalovirus (CMV). Sono stati inoltre ottenuti campioni di DNA per la genotipizzazione HLA».

Lo scopo dello studio, spiegano gli autori, era quello di determinare se la sieropositività all’EBV o al citomegalovirus (CMV) fosse associata a SM nei pazienti neri e negli ispanici e in che entità le misure che si rifanno all’ipotesi dell’igiene (infezioni nei primi anni di vita) o dell’allattamento al seno possano spiegare tali risultati.
Va ricordato che l’EBV e il CMV sono stati associati al rischio di SM nei caucasici e il timing e la frequenza di entrambi i virus variano a seconda dei fattori implicati nell’ipotesi dell’igiene.

La popolazione esaminata

I casi esaminati comprendevano 235 pazienti caucasici non ispanici, 111 neri e 173 ispanici. «La positività al CMV era significativamente più elevata nei controlli ispanici rispetto ai casi, ma non differiva tra casi e controlli tra neri o caucasici» rilevano gli autori.

Più in dettaglio, sono stati reclutati casi di incidenti di SM o del suo ‘precursore’, la sindrome clinicamente isolata (CIS) e controlli abbinati (neri:111 casi/128 controlli; ispanici: 173/187; caucasici: 235/256) aderenti al KPSC. I modelli di regressione logistica hanno tenuto conto dello stato HLA-DRB1*1501, del fumo, dello stato socioeconomico, dell’età, del genere, dell’ascendenza genetica e del Paese di nascita.

«I pazienti affetti da SM caucasici e ispanici avevano maggiori probabilità di essere portatori di HLA-DRB1*15:01 rispetto ai controlli, mentre i pazienti affetti da SM avevano maggiore suscettibilità di possedere l’HLA-DRB1*15:03 rispetto ai controlli» proseguono. (Antigeni di istocompatibilità entrambi associati a maggiore rischio di SM).

Sieropositività EBNA-1 associata a maggiore probabilità di malattia
I titoli EBNA-1 sono stati elevati in tutti e tre i gruppi SM, rispetto ai relativi controlli…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “SM: virus di Epstein-Barr fattore di rischio, citomegalovirus protettivo”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/neuro/sm-virus-di-epstein-barr-fattore-di-rischio-citomegalovirus-protettivo-24976