Carcinosi del peritoneo – Risultati significativi dalla chirurgia e dalla chemio-ipertermia
“A Pisa incontro di specialisti per illustrare l’esperienza maturata in Aou pisana, fra i pochi centri italiani a praticare questo trattamento multimodale
Pisa, 16 settembre 2017 – L’esperienza maturata finora in Aou pisana sul trattamento multimodale di peritonectomia più chemio ipertermia (Hipec) nelle carcinosi peritoneali, che si effettua a Pisa e in pochi altri centri italiani, con buoni risultati, sarà al centro di un incontro il 18 settembre, nell’Aula Magna della Scuola Medica (via Roma, 55 – inizio alle 14), con tutti i professionisti coinvolti nel programma attivato in Aoup.
Ci sarà anche la lettura magistrale del prof. Marcello Deraco, dell’Istituto nazionale tumori di Milano, fra i massimi esperti in materia, che illustrerà la tecnica, le aspettative e lo stato dell’arte in questo filone di cure altamente innovative.
Si parlerà dei trials clinici in corso nel carcinoma gastrico, ovarico e del colon; delle tecniche chirurgiche adoperate, con contestuale somministrazione dei farmaci all’interno del peritoneo; degli schemi di terapia oncologica utilizzati, del ruolo dell’anestesista in questo tipo di interventi e della casistica raccolta finora a Pisa.
La carcinosi peritoneale, un’evoluzione delle neoplasie del colon-retto e dell’ovaio, finora considerata sostanzialmente incurabile e trattata con chirurgia palliativa e chemioterapia solo per ottenere la canalizzazione intestinale, è una condizione clinica oncologica grave, molto difficile da gestire e generalmente associata a una prognosi sfavorevole.
In alcuni casi, però, selezionati in base alla stadiazione e aggressività del tumore primitivo, è possibile adoperare questo trattamento multimodale, ottenendo significative sopravvivenze a lungo termine.
La tecnica dell’intervento consiste nella rimozione, il più possibile radicale, delle cellule tumorali, seguita da chemioterapia loco-regionale integrata a ipertermia. In sostanza, nell’addome del paziente vengono introdotti farmaci chemioterapici mantenuti alla temperatura costante di 42-43 gradi centigradi per trattare i residui microscopici di malattia…”
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Fonte: “Carcinosi del peritoneo: da chirurgia e chemio-ipertermia risultati significativi”, insalute news