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Dosaggio oncomarcatori – Uno spreco che non serve a far diagnosi di tumore

Gli esperti hanno più volte sottolineato questo messaggio e stigmatizzato la pratica, invalsa a livello di medicina di famiglia ma anche di cure secondarie, di richiedere il dosaggio degli oncomarcatori nel caso in cui si sospetti un tumore. Uno studio, che sarà presentato tra qualche giorno al congresso europeo di oncologiacalcola anche le conseguenze di questo spreco: soldi in fumo, ansia a go-go nei pazienti con marcatori elevati, sostanziale inutilità per la diagnosi di tumore

Troppe richieste inutili di marcatori tumorali, sia a livello di cure primarie che secondarie. E’ l’allarme che viene dagli esperti dell’ESMO (European Society for Medical Oncology), alla vigilia del mega-congresso annuale in programma a Madrid nei prossimi giorni. Una marea di soldi spesi male perché gli oncomarcatori non assistono nella diagnosi, se non forse  in appena il 2% dei casi. Secondo gli esperti i marker tumorali (molecole presenti in concentrazioni più alte della norma livello sierico o tessutale o in altri liquidi biologici dei pazienti con tumore) possono assistere nel fare diagnosi solo in casi molto particolari.

“Un uso inappropriato degli oncomarcatori richiesti per fare diagnosi di tumore – afferma Craig Barrington del South West Wales Cancer Centre (Gran Bretagna), autore di uno studio che sarà presentato al congresso di Madrid – può provocare ansia nelle persone, portare a richiedere altri test inutili, ritardare addirittura la diagnosi corretta e aumentare la spesa sanitaria”.

Lo studio ha esaminato il numero di richieste di batterie di oncomarcatori in contesti di cure primarie e secondarie in un periodo di 6 mesi all’interno del Abertawe Bro Morgannwg University Health Board nel Galles. Per richieste ‘multiple’ i ricercatori intendono la richiesta di più di un oncomarcatore fatta per lo stesso paziente all’interno di un periodo di due settimane. Gli autori sono andati quindi a vedere quanti dei pazienti ai quali era stata chiesta una batteria di oncomarcatori fossero risultati poi nel corso del tempo effettivamente portatori di una neoplasia e se il dosaggio dei marker fosse realmente stato utile per giungere a questa diagnosi…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Dosaggio degli oncomarcatori: uno spreco che non serve a far diagnosi di tumore”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=53369