Helicobacter pylori – Conferme su efficacia quadruplice terapia
“Uno studio condotto a Taiwan e pubblicato online il 18 luglio dal The American Journal of Gastroenterology dimostra che una quadruplice terapia di dieci giorni, costituita da un inibitore della pompa protonica (PPI), bismuto, tetraciclina e levofloxacina, è più efficace della triplice terapia standard con levofloxacina nel trattamento di seconda linea dell’infezione da Helico bacter pylori
03 AGO – (Reuters Health) – I tassi di eradicazione di H. pylori con la triplice terapia standard sono scesi al di sotto dell’ 80% nella maggior parte dei paesi, portando ad un maggiore utilizzo di protocolli di trattamento con quattro prodotti”. Tuttavia, a nche con questi schemi terapeutici l’eradicazione di H. pylori fallisce in una percentuale che va dal 3 al 24% dei pazienti infettati per i quali rimane controversa la terapia da adottare. Deng-Chyang Wu, del l’Università di Kaohsiung, e i suoi colleghi del gruppo di studio TARD, hanno confrontato l’efficacia di 10 giorni della quadruplice terapia con esomeprazolo- bismuto-tetraciclina- levofloxacina (EBTL) rispetto alla triplice terapia con esomeprazolo- amoxicillina- levofloxacina (EAL) nel trattamento di seconda linea dell’infezione da H. pylori.
Lo studio
Dopo un’analisi preliminare di efficacia, il comitato indipendente di monitoraggio dei dati ha raccomandato la conclusione della prova per la minore capacità di eradicazione del batterio dimostrata da EAL rispetto a EBTL. I tassi di eradicazione sono stati significativamente più elevati nei 50 pazienti del gruppo EBTL rispetto ai 52 pazienti del gruppo EAL ( 98% vs 69%; P <0.001). I tassi di eradicazione con EBTL sono stati significativamente più elevati di quelli con EAL nei pazienti che avevano ricevuto una triplice terapia standard di prima linea e nei pazienti che avevano ricevuto come primo trattamento una quadruplice terapia senza bismuto…”
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Fonte: “Helicobacter pylori. Conferme sull’ efficacia della quadruplice terapia”, Quotidiano sanità
Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=53225