Autismo – Il potenziale dell’ossitocina
“Nei bambini autistici che hanno bassi livelli di ossitocina la somministrazione di questo ormone permette un leggero miglioramento delle loro capacità sociali, anche se non influisce su altri aspetti di questo disturbo, come i comportamenti ripetitivi e i livelli di ansia
La somministrazione di ossitocina è in grado di migliorare, sia pure in misura moderata, le capacità sociali di bambini affetti da autismo. A beneficiare del trattamento sono in particolare i bambini che prima della somministrazione hanno livelli ematici di ossitocina bassi, come hanno scoperto ricercatori della Stanford University School of Medicine, che firmano un articolo sui “Proceedings of the National Academy of Sciences”.
Nel 2014, Karen J. Parker, Antonio Y. Hardan e colleghi avevano scoperto che nei bambini i livelli di ossitocina variano notevolmente e che quelli con bassi livelli di questo ormone hanno minori capacità di socializzazione, indipendentemente dal fatto che soffrano di autismo o meno. La scoperta aveva suggerito l’ipotesi che la somministrazione di ossitocina agli autistici potesse migliorare la loro condizione, ma gli studi intrapresi avevano dato risultati contrastanti.
Questi studi non avevano però tenuto conto dei livelli di ossitocina di base dei soggetti coinvolti nella sperimentazione, come fatto invece nella ricerca di Parker e colleghi. I ricercatori hanno scoperto che il miglioramento delle capacità sociali dei soggetti – misurato attraverso un questionario standardizzato compilato dai genitori prima e dopo la terapia – era correlato ai livelli di ossitocina di partenza. Gli effetti dell’ossitocina sono stati comunque molto specifici, non modificando altri aspetti di questo disturbo; l’ormone cioè non ha ridotto la frequenza dei comportamenti ripetitivi, né ha influenzato i livelli di ansia dei bambini….”
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Fonte: “Il potenziale dell’ossitocina per l’autismo”, Le Scienze