Canakinumab – Antiinfiammatorio che riduce il rischio cardiovascolare nei post infartuati
“Lo studio CANTOS, i cui dati sono appena stati divulgati da Novartis, ha dimostrato come canakinumab (anti interleukina -1) sia in grado di ridurre l’incidenza di reinfarto e di stroke in pazienti con anamensi di IMA. I dati completi del trial saranno presentato a Barcellona, a fine agosto, durante il congresso dell’ESC
E’ uno di quegli studi che potrebbero cambiare la pratica clinica quotidiana e aprire nuove frontiere di ricerca e di cura. Parliamo dello studio CANTOS (Canakinumab Anti-iNflammatory Thrombosis Outcomes Study), i cui dati preliminari sono appena stati divulgati da Novartis.
Lo studio ha dimostrato come canakinumab (anti interleukina -1) sia in grado di ridurre l’incidenza di reinfarto e di stroke in pazienti con anamensi di IMA. I dati completi del trial saranno presentati nella opening Hot Line session del congresso dell’ESC di Barcellona, a fine agosto.
Lo studio, il primo nel suo genere, conferma l’ipotesi infiammatoria dell’aterotrombosi e una volta che i dati completi saranno pubblicati potrebbe servire per affrontare la prevenzione cardiovascolare secondaria con terapie specifiche, mirate a interrompere la cascata infiammatoria che coinvolge la placca aterosclerotica.
CANTOS è uno studio multinazionale con un disegno event-driven che ha arruolato 10.061 pazienti post infartuati stabili, con livelli di hsCRP elevati in modo persistente, randomizzati a placebo o canakinumab ai dosaggi 50, 150 o 300 mg somministrati ogni 3 mesi per via sottocutanea.
Il trial è stato disegnato per valutare se l’inibizione dell’interleukina-1β (IL-1β) possa ridurre l’infarto ricorrente del miocardio, lo stroke e la morte CV in una coorte di pazienti con coronaropatia stabile ad elevato rischio CV per la persistente elevazione della hsCRP (>2 mg/L).
Canakinumab è un anticorpo monoclonale umano che neutralizza l’IL-1β, una proteina infiammatoria che gioca molteplici ruoli chiave nel processo aterosclerotico. Il canakinumab riduce significativamente i livelli di hsCRP e di altri biomarkers infiammatori ed è un farmaco indicato contro malattie specifiche in cui l’IL-1β gioca un ruolo determinante. Il farmaco è commercializzato per il trattamento dell’artrite giovanile idiopatica sistemico attivo, per l’artrite gottosa acuta refrattaria e per le sindromi periodiche associate alla criopirina.
L’end point principale dello studio è composito e costituito da IMA non fatale, stroke non fatale, morte cardiovascolare oltre ad altri end point secondari come: altri eventi cardiovascolari, mortalità totale, eventi avversi ed eventi specifici quali insorgenza di diabete, trombosi venosa, fibrillazione atriale…”
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Fonte: “Un antiinfiammatorio (il canakinumab) riduce il rischio cardiovascolare nei post infartuati. Cambia il paradigma di cura?”, PHARMASTAR