Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Depressione e demenza – Legame deciso dal tempo

“Depressione e demenza legate da doppio filo? L’una non provoca l’altra, ma può “annunciarla” se compare in età avanzata. L’evidenza emerge da un ampio studio, con 30 anni di follow up

29 MAG – (Reuters Health) – I sintomi depressivi che compaiono in età avanzata sono associati alla demenza, mentre la depressione di mezza età non è collegata a questa patologia neurodegenerativa. È quanto emerge da uno studio condotto in Francia e pubblicato da JAMA Psychiatry.

“Il messaggio fondamentale è che la depressione non provoca demenza – dice uno degli autori dello studio, Archana Singh-Manoux dell’INSERM Centre for Research in Epidemiology and Population Health di Parigi – Al contrario invece, i risultati suggeriscono che i sintomi depressivi siano una caratteristica prodromica della demenza o possano derivare dalla stessa causa”.

La premessa
Mentre diversi studi hanno collegato la depressione alla demenza, non è univoca l’opinione circa un reale rapporto di causa ed effetto tra le due forme morbose. Per comprendere meglio la loro relazione, il team francese ha esaminato i dati dello studio Whitehall II, che ha coinvolto più di 10.000 persone. Durante i 30 anni di follow-up, 322 sono stati i casi di demenza diagnosticati.

Lo studio
I partecipanti allo studio che hanno segnalato sintomi depressivi al momento dell’arruolamento nello studio, nel 1985, non avevano più probabilità di ammalarsi di demenza entro il 2015. I sintomi cronici o ricorrenti della depressione comparsi nelle fasi iniziali studio non sono stati associati alla demenza successiva…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Depressione e demenza. Un legame deciso dal tempo”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=51237