Discinesia tardiva – Trattamento con il nuovo farmaco “Deutetrabenazina” fornisce risultati positivi
“Dopo la recente approvazione da parte dell’FDA della valbenazina, primo e finora unico farmaco per il trattamento della discinesia tardiva (TD) negli adulti, è in fase avanzata di sviluppo una nuova molecola che sta dando risultati molto promettenti: si tratta della deutetrabenazina. I risultati di uno studio mirato a determinarne l’efficacia e la sicurezza è stato appena pubblicato online su “Neurology”
«La discinesia tardiva (TD) è un disturbo di movimento causato dall’esposizione ad antagonisti del recettore della dopamina (DRA), inclusi gli antipsicotici tipici e atipici, gli antiemetici e la metoclopramide» ricordano gli autori, coordinati da Hubert H. Fernandez, del Centro di Recupero Clinico della Cleveland Clinic, in Ohio.
La TD può influenzare qualsiasi parte del corpo e essere debilitante, spiegano. Interessa tipicamente i movimenti della lingua e della masticazione, con schioccamenti delle labbra, ma non risparmia neanche il tronco e gli arti interferendo a volte con la deambulazione, l’eloquio e la respirazione. Una quota compresa all’incirca tra il 20% e il 50% dei pazienti che ricevono antipsicotici sviluppano TD.
«La fisiopatologia della TD è sconosciuta, ma l’upregulation e la sensibilizzazione dei recettori D2 dopo un blocco prolungato possono contribuire alla sua insorgenza» aggiungono. Dosi elevate di farmaci e il trattamento prolungato aumentano la probabilità di comparsa della sindrome.
Nonostante siano stati studiati vari trattamenti off-label per la gestione di TD (è recente, come accennato, l’approvazione da parte dell’FDA della valbenazina), secondo Fernandez e colleghi rimane un significativo ‘unmeet need’ per un’opzione di trattamento tollerabile ed efficace che consenta la continuazione dell’uso concomitante di DRA per le comorbilità sottostanti…”
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Fonte: “Deutetrabenazina, nuovo farmaco in sviluppo per il trattamento della discinesia tardiva: risultati positivi”, PHARMASTAR