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Mal di schiena – Una scheda informativa sull’incidenza dei fattori ambientali

Cattiva qualità del sonno, lunghi orari di lavoro, fattori psicosociali di insoddisfazione, fumo, alcol ed eventi stressati sono tutti fattori ambientali che possono a vario titolo contribuire all’insorgenza e al peggioramento del mal di schiena. Una scheda informativa redatta nell’anno mondiale contro il dolore, che è dedicato al mal di schiena, spiega in dettaglio i vari fattori ambientali e come il loro impatto possa essere diminuito grazie ad alcuni accorgimenti. La scheda è stata redatta dalla task force internazionale della IASP (Associazione internazionale per lo studio del dolore) e tradotta in italiano dall’AISD (Associazione italiana studio dolore). Riportiamo la scheda integralmente e con i vari punti affrontati

1. Le interruzioni del sonno possono peggiorare l’esperienza del mal di schiena
Il sonno è sempre più considerato una componente essenziale per la salute e il benessere generale. Sempre più prove suggeriscono anche che il sonno non è solo influenzato dal dolore, ma influenza anche il dolore. La scarsa qualità del sonno è una caratteristica normale nelle persone con dolore cronico [35; 52], incluso il mal di schiena [4; 19; 22; 31], che è associato a una maggiore gravità del dolore [13; 42; 47] e studi su animali da tempo hanno dimostrato che questi effetti del sonno sono mediati da meccanismi infiammatori [37]. Inoltre, il sonno limitato o interrotto aumenta la sensibilità agli stimoli dolorosi, altera la modulazione del dolore e aumenta i sintomi somatici nelle persone con e senza condizioni dolorose [10; 24; 26; 48].

2. Una cattiva qualità del sonno può aumentare il rischio di sviluppare mal di schiena
Oltre a peggiorare il mal di schiena, alcuni studi hanno dimostrato che un cattivo sonno è un fattore di rischio per lo sviluppo iniziale del mal di schiena, il passaggio alla cronicità e per la progressione a lungo termine [1; 25; 30; 53]. Fortunatamente, può essere vero anche il contrario, con studi che dimostrano che il miglioramento del sonno si associa a una riduzione del dolore [8; 40], evidenziando la necessità di approfondire gli interventi sul sonno volti a prevenire e gestire il mal di schiena [3].

3. Fattori legati al lavoro possono contribuire alla persistenza del mal di schiena
Vari fattori fisici e psicosociali legati all’ambiente di lavoro sono stati identificati come fattori di rischio per il mal di schiena e la disabilità che ne deriva [18; 29; 39; 45; 49]. In particolare, fattori fisici come movimenti ripetitivi e lavori che richiedono uno sforzo fisico molto elevato sono stati associati allo sviluppo della lombalgia [9; 20], mentre fattori psicosociali come insoddisfazione e precarietà lavorativa, orari di lavoro lunghi, rapporti mediocri con colleghi / datori di lavoro e scarso equilibrio tra lavoro e vita privata sono stati tutti associati a una maggiore prevalenza di mal di schiena [49; 55]…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Mal di schiena, quanto incidono i fattori ambientali? Ce lo spiega un report della IASP”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//dolore/mal-di-schiena-quanto-incidono-i-fattori-ambientali-35716