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Coronavirus, Lazio – Progetto ‘PAC’, per portare la spesa a casa

“Mentre davanti ai supermercati si snodano code per centinaia di metri, effetto virus, la Regione è pronta a schierare 3-4mila addetti per portare la spesa a casa di chi non dovrebbe uscire.

Si chiama progetto PAC, acronimo di porto a casa e ha l’obiettivo di irrobustire e moltiplicare il network ordinario di consegne a domicilio dei supermercati, un sistema che si è rapidamente ingolfato per via delle decine di migliaia di richieste che arrivano tutti i giorni da ogni parte della Capitale.

Un servizio, quello dei supermercati, che peraltro presenta prezzi maggiorati per chi riesce a prenotarlo, il motivo è scontato: per le imprese rappresenta un costo in più. Il nuovo meccanismo della Pisana invece è gratis. E sfrutta la forza delle grandi organizzazioni di volontariato presenti nella Capitale: dalle Acli alla Croce Rossa alla Caritas. Enti che hanno già dato la disponibilità al vice-governatore del Lazio, Daniele Leodori. Saranno i volontari degli enti non-profit a consegnare negli appartamenti, dai primi di aprile, le scorte alimentari ordinate via telefono o mail (ogni supermercato metterà un avviso). È un piano ambizioso, normalmente per metterlo in piedi ci vorrebbero mesi. Ma la crisi impone anche alla burocrazia di viaggiare ad altri ritmi, di accelerare per dare risposte in poco tempo a chi ne ha bisogno.

IL PROTOCOLLO
La Regione aveva già chiesto ai supermercati di rafforzare le consegne a domicilio. L’unico modo per tagliare le file. Ma i sindacati dei dipendenti sono sulle barricate: non solo non vogliono aumentare orari e prestazioni, ma anzi chiedono di ridurre i turni. Per le consegne a domicilio, come rimarca Paolo Orneli, assessore regionale allo Sviluppo, «ora molti portali online sono sovraccarichi, per questo è fondamentale potenziare la spesa a domicilio».
Si sono già tenute riunioni, in videocall, con Federdistribuzione (che rappresenta tra gli altri Carrefour, Pam ed Esselunga) e con i grandi marchi dei supermarket. I principali brand hanno aderito al progetto: hanno detto sì, per esempio, sia Conad che Coop. Altre imprese dovrebbero accodarsi a stretto giro. Si sta cercando di coinvolgere circa 2mila punti vendita su Roma e provincia, quasi 3mila nel Lazio. Le lettere ai sindaci della regione sono partite ieri. «L’obiettivo scrive Leodori – è dare sostegno alle persone anziane, alle famiglie in condizioni di fragilità consegnando a casa loro la spesa necessaria e, al contempo, fare in modo che rimangano nella propria abitazione, in modo preventivo e a tutela della loro salute».

I TEMPI
La Pisana conta di avere il primo elenco dei supermercati dove spedire i volontari per domani. Poi, entro i primi di aprile, il progetto partirà, dopo un protocollo con l’Anci Lazio…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Coronavirus Lazio, il piano elimina-code ai supermercati: «Ora spesa a casa»”, Il Messaggero.it

Tratto da: https://www.ilmessaggero.it/roma/news/coronavirus_supermercati_spesa_a_casa_file_news-5135397.html