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Alzheimer – Potrebbe essere legato a un batterio delle gengive. Allo studio un farmaco basato su questa ipotesi

Una relazione al limite dell’assurdo quella tra infiammazione cronica delle gengive e malattia di Alzheimer, ma i risultati di una grande ricerca internazionale sembrano suggerire un nesso causale tra il Porphyromonas gingivalis, il principale responsabile delle parodontiti, e i processi neuroinfiammatori e neurodegenerativi tipici del cervello delle persone con Alzheimer. Un’ipotesi eziologica assai intrigante che andrà naturalmente confermata da ulteriori ricerche. E intanto si lavora già ad un farmaco putativo, un inibitore delle gingipain

25 GEN – E’ una settimana importante questa per la ricerca sull’Alzheimer. Dalle pagine di Science Advances arriva la notizia dell’individuazione di un nuovo possibile agente eziologico infettivo per questa patologia multifattoriale.

Sotto accusa questa volta sono i batteri delle parodontiti croniche e in particolare il Porphyromonas gingivalis che è stato isolato nel cervello dei pazienti affetti da Alzheimer, insieme alle sue proteasi tossiche, dette ‘gingipain’. Proprio i livelli di queste ultime sono risultati correlati con proteina tau e ubiquitina.

A offrire alla comunità scientifica internazionale questo ulteriore importantissimo spunto per la ricerca delle cause di questa patologia neurodegenerativa, è un gruppo di ricerca collaborativa pubblico-privata che ha coinvolto numerose università americane, polacche, norvegesi, australiane, neozelandesi. Primo nome della ricerca è Stephen S. Dominydella Cortezyme, un’azienda californiana di San Francisco, che sta cercando di sviluppare nuove soluzioni terapeutiche per l’Alzheimer e altre patologie neurodegenerative. Si deve proprio a Dominy la scoperta del Porphyromonas gingivalis nel cervello dei pazienti con Alzheimer, il patogeno gengivale legato alla neurodegenerazione e resistente ad un ampio spettro di antibiotici. Le ricerche di questa piccola azienda californiana hanno portato allo sviluppo di una piccola molecola (COR 388), in grado di inibire gli effetti patogeni di questo batterio…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Alzheimer: il ‘ladro della memoria’ potrebbe essere un batterio delle gengive. Allo studio un farmaco basato su questa ipotesi”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=70306