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BPCO – Nuovo strumento per identificare pazienti a rischio complicanze gravi

Si chiama Ottawa COPD Risk Scale, si basa sulla risposta ad una combinazione di 10 fattori e sembra essere in grado di identificare quei pazienti con BPCO che hanno maggiori probabilità di sperimentare degli outcome negativi nel breve termine rispetto alle opzioni correnti. Lo studio relativo alla presentazione di questo nuovo strumento da validare è stato pubblicato recentemente sul the Canadian Medical Association Journal

Razionale e obiettivi dello studio
“Allo stato attuale, sfortunatamente, esistono poche evidenze a disposizione dei medici in grado di consentire l’identificazione a priori dei pazienti con BPCO a maggior rischio di esacerbazione severa di malattia – scrivono i ricercatori nell’introduzione al lavoro”.

“Le linee guida esistenti sulla diversa allocazione dei pazienti con BPCO sono basate sul consenso e non sono state validate – ricordano i ricercatori -. Alcuni ricercatori hanno messo a punto dei sistemi su punteggio di stratificazione del rischio di esacerbazioni da BPCO; tuttavia, la maggior parte di questi sistemi si limita a predire la mortalità solo tra i pazienti ospedalizzati, oppure non sono stati validati per l’impiego clinico in tempo reale nei reparti di Medicina d’Urgenza”.

“Fino ad ora – continuano – non ci sono state valutazioni numericamente robuste al punto da esser prese in considerazione per la decisione di ospedalizzare i pazienti con BPCO in Medicina d’Urgenza. Inoltre, i pochi studi prospettici finora condotti in questi reparti sono risultati limitati in ragione della ridotta numerosità del campione di pazienti, l’assenza di rivalutazione della risposta alla terapia e di validazione prospettica.

La Ottawa COPD Risk Scale è una scala del rischio che si basa sulle risposte ad un questionario di 10 domande (risposte valutate da 0 a 3 punti) relative ai seguenti quesiti anamnestici: storia di intervento di bypass coronarico, malattia vascolare periferica, distress respiratorio (intervento e intubazione); presenza di referto radiografico di congestione polmonare, ECG con variazioni da ischemia acuta; valutazione della frequenza cardiaca all’arrivo in reparto di Medicina d’Urgenza; livelli di emoglobina <100 g/l, urea pari a 12 mmol/l e anidride carbonica in circolo pari a 33 mmol/l.

In questo studio i ricercatori, afferenti allo stesso gruppo che ha implementato la scala sopra mostrata, hanno messo a confronto i punteggi ottenuti con questo strumento vs. la pratica clinica in 1.415 pazienti (età media: 70,6 anni; 50,2% donne)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “BPCO, nuovo strumento per identificare pazienti a rischio complicanze gravi”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/pneumo/bpco-nuovo-strumento-per-identificare-pazienti-a-rischio-complicanze-gravi-28474