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Carcinoma polmonare non a piccole cellule – In fase 2 risultati promettenti dall’aggiunta di eftilagimod alfa a pembrolizumab in prima linea

L’aggiunta di eftilagimod alfa all’anti-PD-1 pembrolizumab ha prodotto un tasso di risposta obiettiva (ORR) del 40% in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule, non selezionati in base all’espressione di PD-L1, nello studio di fase 2 TACTI-002, di cui sono stati presentati i risultati di un’analisi ad interim durante il congresso annuale della Society for Immunotherapy of Cancer (SITC), a Boston

Eftilagimod alfa
Eftilagimod alfa è un agonista solubile della proteina codificata dal gene LAG-3 che si lega a un sottoinsieme delle molecole del complesso maggiore di istocompatibilità di classe II, facilitando l’attivazione delle cellule presentanti l’antigene (APC) e il reclutamento e l’attivazione delle cellule T CD4 e CD8.

Stimolando le cellule presentanti l’antigene con eftilagimod alfa, i ricercatori sperano di reclutare più cellule T come parte della risposta antitumorale dell’organismo a pembrolizumab.

Questo approccio di combinazione, ha spiegato Wade T. Iams, della divisione di ematologia/oncologia del Vanderbilt University Medical Center di Nashville (Tennessee), mira a ottenere risultati migliori rispetto all’utilizzo di pembrolizumab da solo, soprattutto nei pazienti che esprimono livelli più bassi di PD-L1.

«Eftilagimod alfa utilizza un nuovo meccanismo per colpire LAG-3 che si traduce nel priming delle cellule presentanti l’antigene a monte dell’uccisione citotossica da pate delle cellule T», ha detto Iams durante la sua presentazione. «La combinazione di pembrolizumab e della citotossicità associata al priming delle cellule presentanti l’antigene può aumentare l’efficacia antitumorale del solo pembrolizumab».

Lo studio TACTI-002
Nello studio TACTI-002, i pazienti sono stati trattati con eftilagimod alfa per via sottocutanea alla dose di 30 mg una volta ogni 2 settimane per otto cicli, della durata di 3 settimane ciascuno, e successivamente con eftilagimod alfa 30 mg una volta ogni 3 settimane in associazione con pembrolizumab ev 200 mg per nove cicli, seguiti da pembrolizumab 200 mg una volta ogni 3 settimane per 16 cicli…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumore del polmone non a piccole cellule, risultati promettenti aggiungendo eftilagimod alfa a pembrolizumab in prima linea”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//oncoemato/tumore-del-polmone-non-a-piccole-cellule-risultati-promettenti-aggiungendo-eftilagimod-alfa-a-pembrolizumab-in-prima-linea-39969/