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Tumori rari pediatrici – Glioma di basso grado BRAF V600+, in Fase 2 la combinazione di dabrafenib e trametinib quadruplica il tasso di risposta

In pazienti pediatrici con glioma di basso grado portatori della mutazione BRAF V600, il trattamento con la combinazione di due farmaci mirati (target), l’inibitore di BRAF dabrafenib e l’inibitore di MEK trametinib, può produrre un miglioramento significativo del tasso di risposta globale (ORR), del tasso di beneficio clinico (CBR) e della sopravvivenza libera da progressione (PFS), a fronte di un numero inferiore di eventi avversi di grado 3 o superiore e di interruzioni del trattamento, rispetto al trattamento standard con carboplatino e vincristina. Lo evidenziano i risultati dell’analisi primaria di uno studio di fase 2 presentato al congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO)

In quello che è il primo studio randomizzato a valutare un trattamento mirato nel glioma pediatrico di basso grado, dopo un follow-up mediano di 18,9 mesi, l’ORR è risultato del 47% (IC al 95% 35-59) nei pazienti assegnati al trattamento con dabrafenib più trametinib rispetto all’11% (IC al 95% 3-25) nei pazienti trattati con la chemioterapia.

Inoltre, la PFS mediana è risultata quasi triplicata con dabrafenib più trametinib rispetto al trattamento standard: 20,1 mesi contro 7,4 mesi (HR 0,31; IC al 95% 0,17-0,55; P < 0,001).

Presentando lo studio, Eric Bouffet, direttore del programma di neuro-oncologia pediatrica presso l’Hospital for Sick Children di Toronto, ha spiegato che sono state sviluppate formulazioni liquide sia di dabrafenib e di trametinib utili per poter dosare la terapia in base al peso dei piccoli pazienti. Gli autori hanno potuto utilizzarle e queste hanno consentito la somministrazione dei farmaci nei pazienti che avevano problemi di deglutizione.

I trattamenti attuali
Quello chirurgico è il trattamento di elezione del glioma di basso grado in età pediatrica. Nei casi di malattia non operabile, il trattamento di prima linea è basato sulla chemioterapia.

Tra i marcatori molecolari che sono stati identificati in questo tumore, ha spiegato l’autore, la presenza della mutazione BRAF V600 ha dimostrato di essere associata a una risposta più scarsa alla chemioterapia e al rischio di trasformazione in un glioma secondario di alto grado.  Questa mutazione è presente nel 15-20% dei pazienti e da qui la necessità di sviluppare nuovi trattamenti.

Dabrafenib in monoterapia aveva già dimostrato di apportare un beneficio clinico nel glioma pediatrico di basso grado BRAF V600-mutato. I ricercatori hanno pensato a una terapia combinata con trametinib dopo aver visto i benefici prodotti dalla doppietta nei pazienti adulti affetti da tumori solidi BRAF V600-mutati accompagnati da minori eventi avversi a livello cutaneo rispetto alla monoterapia con dabrafenib…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Glioma di basso grado BRAF V600+ pediatrico, dabrafenib più trametinib quadruplica il tasso di risposta. #ASCO22”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//oncoemato/glioma-di-basso-grado-braf-v600-pediatrico-dabrafenib-pi-trametinib-quadruplica-il-tasso-di-risposta-asco22-38621/