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Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI o IBD) – Conferme cliniche per i ‘bio-better’

Importanti novità nelle terapie per la Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali – MICI, la Malattia di Crohn e la Colite Ulcerosa. Recenti studi confermano la validità e i numerosi vantaggi offerti dai farmaci bio-better, un’evoluzione tecnologica dei farmaci biosimilari. L’esempio di questa nuova frontiera terapeutica è rappresentata dalla nuova formulazione di somministrazione dell’anticorpo monoclonale Infliximab, farmaco biosimilare prodotto dalla sudcoreana Celltrion Healthcare, il cui impiego sottocutaneo è stato approvato da AIFA per le MICI nel 2021, aprendo prospettive di miglioramenti sotto il profilo clinico, logistico ed economico

Negli ultimi anni, gli strumenti terapeutici per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali si sono arricchiti, tanto da permettere ai pazienti di raggiungere una remissione clinica associata a una normalizzazione della qualità di vita, prima spesso condizionata da dolori addominali, urgenze intestinali, anemia, astemia. Questo nuovo scenario propone una medicina di precisione, basata sulle caratteristiche della malattia e del paziente. Tra le novità più significative figurano piccole molecole, farmaci biologici e biosimilari, mentre le terapie tradizionali si evolvono mantenendo la loro utilità. L’elemento più innovativo è dato dai farmaci biosimilari, “simili” per qualità, efficacia e sicurezza ai farmaci biologici di riferimento e non soggetti a copertura brevettuale. I farmaci biosimilari rappresentano una realtà di riferimento già da alcuni anni, ma la novità risiede nelle potenzialità di ulteriori sviluppi che risiedono in questi farmaci.

Dai biosimilari ai biobetter: l’impiego di infliximab in formulazione sottucutanea
Il salto di qualità dai farmaci biosimilari ai biobetter avviene grazie alla nuova possibilità di somministrazione di Infliximab. Questo anticorpo monoclonale è disponibile da circa venti anni, ma finora è sempre stato somministrato in via endovenosa. La nuova opportunità di somministrarlo anche in via sottocutanea permetterà enormi miglioramenti. Di Infliximab infatti si conoscono gli effetti benefici; la somministrazione sottocutanea offre anche maggiore stabilità nella presenza della concentrazione sierica di farmaco nel paziente (trough level) e provoca una minore immunogenicità. A questi vantaggi clinici, si aggiungono le opportunità dal punto di vista economico: se già i biosimilari per il SSN comportano un costo inferiore rispetto agli originator, i biobetter intervengono positivamente anche sui costi indiretti del paziente e sulla sua qualità di vita…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali: conferme cliniche per i bio-better, l’evoluzione dei farmaci biosimilari”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//gastro/malattie-infiammatorie-croniche-intestinali-conferme-cliniche-per-i-bio-better-levoluzione-dei-farmaci-biosimilari–38292/