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Cancro al seno Her2-negativo in stadio precoce – Olaparib in adiuvante riduce rischio di morte del 32%

Olaparib è il primo PARP inibitore a dimostrare un beneficio in sopravvivenza globale nel carcinoma mammario in stadio precoce. Michelino De Laurentiis, Direttore del Dipartimento di Senologia dell’Istituto tumori Pascale di Napoli: “Gli ultimi risultati dello studio OlympiA sono un’ottima notizia per i pazienti con una specifica forma ereditaria di cancro al seno. Olaparib colpisce specificamente le mutazioni dei geni Brca1 e 2, per ridurre ulteriormente il rischio di recidiva e aumentare le probabilità di guarigione definitive”

AstraZeneca e MSD hanno annunciato, oggi, ulteriori risultati positivi emersi dallo studio di fase III, OlympiA. In questo studio, il trattamento adiuvante (cioè successivo alla chirurgia) con olaparib ha dimostrato di procurare un miglioramento statisticamente significativo nella sopravvivenza globale (OS) rispetto al placebo in pazienti con mutazione germinale BRCA (gBRCAm) e tumore della mammella in stadio precoce, negativo per il fattore di crescita epidermico umano (HER2-negativo), ad alto rischio di ricaduta, che hanno completato il trattamento locale e sono state trattate con chemioterapia neoadiuvante o adiuvante.

Questi risultati aggiornati sono stati presentati recentemente nella Sessione Plenaria Virtuale della Società Europea di Oncologia Medica (ESMO). Lo studio OlympiA è stato condotto dal Breast International Group (BIG) in collaborazione con il Frontier Science & Technology Research Foundation, NRG Oncology, AstraZeneca e MSD.

Nell’endpoint secondario chiave di sopravvivenza globale, olaparib ha ridotto il rischio di morte del 32% (HR=0,68 [98,5% CI, 0,47-0,97]; p=0,009) rispetto a placebo. Il tasso di sopravvivenza a tre anni è stato del 92,8% (95% CI, 90,8-94,4) rispetto all’89,1% (95% CI, 86,7-91) con placebo. A quattro anni, il tasso di sopravvivenza è stato dell’89,8% (95% CI, 87,2-91,9) per le pazienti trattate con olaparib rispetto all’86,4% (95% CI, 83,6-88,7) con placebo…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumore seno Her2-negativo in stadio precoce. Olaparib in adiuvante riduce il rischio di morte del 32% nelle pazienti”, Quotidiano sanità

Tratto da: https://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=103322