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Dolore neuropatico cronico – Oltre la metà dei pazienti non trova sollievo con i farmaci attualmente disponibili

Per chi soffre di dolore neuropatico cronico, considerato che oltre la metà dei pazienti non trova sollievo con i farmaci attualmente disponibili, è stato proposto l’uso dei derivati della cannabis, ma le evidenze in letteratura sono di bassa qualità e i risultati sono controversi. È quanto emerge da una revisione sistematica pubblicata sulla rivista CNS Drugs

L’International Association for the Study of Pain (IASP) ha definito il dolore neuropatico come “il dolore causato da una lesione o da una malattia del sistema somatosensoriale”. Si manifesta in assenza di uno stimolo nocivo e può essere spontaneo (continuo o parossistico) nelle sue caratteristiche temporali oppure essere evocato da stimoli meccanici o termici (iperalgesia/allodinia).

Dal punto di vista clinico le sindromi dolorose neuropatiche sono caratterizzate da una combinazione di fenomeni positivi e negativi. I primi possono essere identificati in vari sintomi dolorosi (tra cui dolore spontaneo, allodinia evocata e iperalgesia a vari stimoli sensoriali) e parestesia e/o disestesia che, per definizione, sono sensazioni anormali non dolorose (formicolio, intorpidimento). I fenomeni negativi comprendono solitamente deficit sensoriali neurologici nell’area dolente, insieme ad altri deficit (deficit motori o vegetativi) a seconda della localizzazione della lesione.

Scarso controllo con i farmaci disponibili
Il dolore neuropatico rappresenta una vasta categoria di sindromi dolorose che include un’ampia varietà di disturbi periferici e centrali ed ha una prevalenza nella popolazione generale compresa tra il 7 e il 10%. Può compromettere in modo importante la qualità della vita correlata alla salute perché spesso associato ad altri problemi, come perdita della funzionalità, ansia, depressione, disturbi del sonno e disturbi cognitivi.

La gestione del dolore neuropatico è principalmente focalizzata sul trattamento del sintomo, poiché la causa sottostante potrebbe essere meno suscettibile di trattamento. Anche quando l’eziologia primaria può essere gestita in modo efficace, come nel caso di un controllo ottimale del diabete, il dolore di solito persiste…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Dolore neuropatico, potenziale utilità dei derivati della cannabis ancora controversa”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//dolore/dolore-neuropatico-potenziale-utilit-dei-derivati-della-cannabis-ancora-controversa-37451