Parkinson – Inibitori MAO-B più efficaci di inibitori COMT in aggiunta alla levodopa
“Le persone in cui la malattia di Parkinson (PD) non è controllata dalla levodopa riportano una migliore mobilità aggiungendo un inibitore della monoamino ossidasi di tipo B (MAO-B) rispetto all’add-on di un inibitore della catecol-O-metiltransferasi (COMT). È quanto ha dimostrato lo studio pragmatico PD MED (https://www.isrctn.com/ISRCTN69812316 ), i cui risultati sono stati pubblicati online su “JAMA Neurology”
Esito primario, modifiche nel punteggio di mobilità PDQ-39
Dopo una mediana di 4,5 anni, i pazienti nel gruppo MAO-B avevano un punteggio di mobilità medio sul 39-item Parkinson’s Disease Questionnaire (PDQ-39) che era di 4,2 punti migliore di quelli del gruppo COMT (IC 95% 0,4-7,9 punti, P= 0,03), riferiscono gli autori, guidati da Richard Gray, dell’Università di Oxford in Inghilterra.
La differenza nei punteggi di mobilità PDQ-39 tra la terapia aggiuntiva con agonisti della dopamina rispetto al gruppo combinato di inibitori della ricaptazione della dopamina (MAO-B e COMT) non era significativa (2,4 punti, IC al 95% da -1,3 a 6,0, P= 0,20) specificano i ricercatori. La maggior parte dei pazienti con PD ha bisogno di aggiungere un nuovo farmaco quando i loro sintomi non sono più ben controllati dal loro trattamento iniziale, osservano Gray e colleghi.
«Ci sono diverse classi di farmaci che potrebbero essere aggiunte in questa fase» ricordano. «Sono tutte efficaci rispetto al placebo ma, prima di PD MED, non c’erano stati studi che confrontassero direttamente le principali classi di farmaci utilizzate l’una rispetto all’altra»…”
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Fonte: “Parkinson, confronto tra farmaci in add-on a levodopa. Inibitori MAO-B più efficaci di inibitori COMT”, PHARMASTAR