Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Epilessia – La carbamazepina appare associata a livelli ridotti di 25-idrossivitamina D (25OHD)

Un farmaco anticonvulsivante ampiamente usato, la carbamazepina, appare associato a livelli ridotti di 25-idrossivitamina D (25OHD), secondo nuovi dati pubblicati su “Epilepsy Research”

I risultati di un’ampia meta-analisi hanno mostrato che coloro che i pazienti che assumevano carbamazepina avevano livelli significativamente più bassi di 25OHD rispetto ai controlli – ovvero coloro che erano trattati con un antiepilettico non induttore di enzimi oppure individui sani che non assumevano un antiepilettico – con una differenza media ponderata di 4,00 ng/mL.

«Consigliamo che i livelli di vitamina D dei pazienti di tutte le età che assumono carbamazepina siano monitorati almeno ogni 2 anni, che è lo stesso tempo che in genere si raccomanda per il monitoraggio della densità ossea» scrivono gli autori, guidati da Carla LoPinto-Khoury, professore associato di neurologia alla Lewis Katz School of Medicine presso la Temple University di Philadelphia.

«In effetti, occorre ricontrollare la vitamina D ogni anno in questi pazienti per verificare se presentano particolari fattori di rischio, come il non andare all’aperto o avere determinati problemi nutrizionali, per i quali si raccomanda l’integrazione, se necessaria» aggiungono.

Valutata la carbamazepina, nella lista dei farmaci essenziali dell’OMS
La carbamazepina è ampiamente usata per l’epilessia e in condizioni psichiatriche come il disturbo bipolare. È anche nella lista dei farmaci essenziali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Poiché è «molto economico» viene spesso utilizzato in Paesi in cui gli antiepilettici più costosi non sono disponibili, osservano LoPinto-Khoury e colleghi.

Uno dei potenziali effetti collaterali a lungo termine della carbamazepina è la carenza di vitamina D causata dall’induzione degli enzimi del citocromo P450 che metabolizzano la 25OHD, la forma fisiologicamente attiva, in metaboliti inattivi. A sua volta, la carenza di vitamina D «ha il potenziale di produrre diversi effetti avversi cronici sulla salute» come l’osteoporosi e le conseguenti fratture…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Epilessia, l’uso di alcuni anticonvulsivanti impone un monitoraggio dei livelli di vitamina D e l’uso di integratori”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//neuro/epilessia-luso-di-alcuni-anticonvulsivanti-impone-un-monitoraggio-dei-livelli-di-vitamina-d-e-luso-di-integratori-37166