Colite ulcerosa attiva da moderata a grave – Da cinque studi in Fase III etrolizumab non sembra sufficientemente efficace per induzione e mantenimento
“Nei pazienti con colite ulcerosa attiva da moderata a grave, l’anticorpo monoclonale etrolizumab non sembra essere efficace come terapia di induzione o di mantenimento, secondo quanto emerso dai risultati di cinque studi di fase III, tutti pubblicati sulla rivista The Lancet Gastroenterology & Hepatology
Etrolizumab è un anticorpo monoclonale anti-beta-7 a doppia azione che agisce in modo selettivo sulle integrine alfa-4-beta-7 e alfa-E-beta-7 per controllare sia il traffico delle cellule immunitarie nell’intestino che i loro effetti infiammatori sulla mucosa intestinale.
Risultati di cinque trial di fase III
HIBISCUS I e HIBISCUS II erano due studi identici, randomizzati, controllati con placebo che hanno confrontato etrolizumab con placebo e adalimumab in pazienti con colite ulcerosa attiva da moderata a grave e che non erano mai stati trattati con un inibitore del fattore di necrosi tumorale (TNF).
La percentuale di pazienti che hanno raggiunto la remissione alla settimana 10 è stata significativamente più alta con etrolizumab rispetto al placebo in HIBISCUS I, ma non in HIBISCUS II. In un’analisi aggregata, l’anticorpo monoclonale non è risultato superiore ad adalimumab.
HICKORY era uno studio di induzione e mantenimento controllato con placebo su pazienti con precedente esposizione a inibitori del TNF…”
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Fonte: “Colite ulcerosa, per ora etrolizumab non sembra sufficientemente efficace per induzione e mantenimento”, PHARMASTAR