Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Cancro allo stomaco – Gastrectomia laparoscopica non inferiore alla chirurgia aperta

di Lisa Rapaport

Uno studio cinese ha messo a confronto pazienti con tumore allo stomaco sottoposti a gastrectomia distale laparoscopica e pazienti sottoposti a intervento tradizionale, riscontrando una sostanziale similitudine in termini di tassi di sopravvivenza globale a cinque anni

(Reuters Health) – I pazienti con tumore dello stomaco localmente avanzato, che si sottopongono a gastrectomia distale laparoscopica, hanno esiti a livello di sopravvivenza globale a cinque anni simili a quelli di chi si sottopone all’intervento tradizionale. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato su JAMA Surgery da un team guidato da Guoxin Li, del Nanfang Hospital di Canton, in Cina.

I ricercatori hanno preso in considerazione 1.039 pazienti, da 14 centri cinesi, con tumore dello stomaco di stadio T2, T3 o T4a senza metastasi a distanza o linfonodi, dividendoli tra chi si sottoponeva a gastrectomia distale laparoscopica e chi subiva un intervento di gastrectomia aperta con linfoadenectomia D2. I tassi di sopravvivenza globale a cinque anni erano del 72,6% con la gastrectomia distale laparoscopica, contro il 76,3% con la gastrectomia distale a cielo aperto, una differenza non statisticamente significativa.

Gli esiti di sopravvivenza globale a cinque anni si sono basati sui dati raccolti da 481 pazienti del gruppo che si era sottoposto a gastrectomia distale laparoscopica e 477 pazienti del gruppo operato con l’intervento tradizionale. Il periodo medio di follow-up è stato di 71 mesi…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumore dello stomaco. Gastrectomia laparoscopica non è inferiore alla chirurgia aperta”, Quotidiano sanità

Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=100540