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Alzheimer – La ricerca sulla malattia neurodegenerativa dall’amiloide e dalla Tau si sposta alla neuroinfiammazione

“La ricerca sulla malattia di Alzheimer si sta spostando dalla placca amiloide e dalla proteina tau alla neuroinfiammazione, ai cambiamenti della materia bianca e alla resistenza all’insulina. Le ragioni includono i fallimenti nella terapia dell’amiloide e della tau e nuove scoperte che stanno aiutando a scoprire l’ampiezza della patologia nell’insorgenza e nella progressione di questa condizione neurodegenerativa

Per esempio, l’Università di Pittsburgh, School of Medicine ha dimostrato nell’agosto 2021 che l’infiammazione nel cervello guida la progressione della malattia di Alzheimer dal suo inizio. I dati stanno trovando la loro strada in un numero crescente di programmi di ricerca sponsorizzati dalle aziende, “guidati da alcune aziende benestanti e venture capitalist”, ha dichiarato alla testata on line BioSpace il dottor R.J. Tesi, CEO, presidente e CMO in carica di INmune Bio.

La malattia di Alzheimer è stata a lungo associata alla materia grigia del cervello. Ora, molteplici rapporti di ricerca indicano che le anomalie della materia bianca – e quindi l’integrità assonale e la segnalazione neuronale – sono anche componenti importanti della malattia. “I tratti di materia bianca sono superstrade di fibre assonali che collegano le parti del cervello che devono lavorare come un’unità”, ha detto Tesi. “Si scopre che la materia bianca si ammala prima. Imeka, una società canadese di neuroimaging che combina l’imaging di diffusione e l’IA per mappare l’integrità della materia bianca, può quantificarla e seguire la progressione della malattia o i cambiamenti terapeutici in modo non invasivo con ciò che chiama una biopsia virtuale”.

Sta venendo alla ribalta anche la ricerca sulla correlazione tra resistenza all’insulina e malattia di Alzheimer. “Pensateci. La fonte primaria di carburante del cervello è il glucosio, quindi la resistenza all’insulina potrebbe compromettere la capacità del cervello di lavorare. Prendere di mira la resistenza all’insulina può essere una strategia valida per migliorare la cognizione”. Infatti, il morbo di Alzheimer e il diabete mellito di tipo 2 sono entrambi caratterizzati da degradazione neuronale, stress ossidativo e infiammazione. Tesi ha suggerito che inibitori del GLP-1, che Novo Nordisk sta studiando per trattare l’obesità, possono essere terapie utili…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “La ricerca sull’Alzheimer dall’amiloide e dalla Tau si sposta alla neuroinfiammazione”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//neuro/la-ricerca-sullalzheimer-dallamiloide-e-dalla-tau-si-sposta-alla-neuroinfiammazione-36813