HIV e terapia iniettiva long acting – Questionario per identificare donne predisposte a questa strategia
“Il trattamento iniettivo long acting per quanti convivono con l’HIV può comportare diversi vantaggi, ma la sfida dell’iniezione necessita di individuare i soggetti ben predisposti ad accettare questa strategia terapeutica. All’Italian Conference on AIDS and Antiviral Research (ICAR) 2021 sono stati presentati i risultati di un questionario focalizzati sulle donne con HIV
La terapia antiretrovirale (ART) iniettabile a lunga durata d’azione (LAI) può offrire alle persone che convivono con l’HIV un’alternativa impegnativa ai regimi di trattamento basati su farmaci in forma orale, ma a tutt’oggi sono state effettuate pochissime ricerche focalizzate sulla LAI tra le donne affette da HIV e sono disponibili scarsi dati sull’accettabilità di questo regime di trattamento in questa popolazione, hanno premesso gli autori.
Anche i trial registrativi su questi farmaci (ATLAS; FLAIR; LATTE-2) hanno coinvolto principalmente partecipanti di sesso maschile, prevalentemente con rapporti sessuali tra maschi, e persone di razza bianca. Obiettivo dello studio era pertanto comprendere le esperienze femminili relativamente alle terapie per l’HIV, all’aderenza e all’accesso alle cure, oltre a identificarne l’interesse nei confronti della LAI, i bisogni, le eventuali barriere al trattamento e le relative facilitazioni.
Una survey dedicata alle donne affette da HIV
Alle donne con HIV è stato somministrato un questionario strutturato e trasversale per ottenere informazioni auto riportate sui bisogni insoddisfatti sulla terapia antiretrovirale attuale, le opportunità e le preferenze per la LAI, coinvolgendo 6 centri di riferimento in Italia durante un periodo di 2 mesi…”
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Fonte: “HIV e terapia long acting, un questionario per identificare le donne predisposte a questa strategia #ICAR2021”, PHARMASTAR