Malattie rare – Acromegalia, oggi 1 Novembre è la Giornata Mondiale. #WorldAcromegalyDay
Si celebra oggi 1 Novembre la Giornata Mondiale di sensibilizzazione per la diagnosi precoce dell’Acromegalia.
“L’acromegalia è una malattia rara correlata all’eccessiva produzione di ormone della crescita (GH), caratterizzata da una progressiva alterazione delle caratteristiche somatiche (interessa soprattutto la faccia e le estremità) e da sintomi sistemici”. – malattierare.gov.it
“Il termine ‘Acromegalia’ letteralmente significa “estremità grandi” e si riferisce al segno più caratteristico della malattia, l’ingrossamento delle estremità (mani, piedi, piramide nasale) per cui i pazienti tipicamente vanno incontro ad aumento del numero delle scarpe e allargamento degli anelli”. – Istituto Auxologico Italiano.
“L’Acromegalia è una patologia rara, causata da un particolare tumore dell’ipofisi denominato Adenoma GH-secernente, che produce un eccesso di ormone della crescita ed ha sull’organismo effetti tossici nel lungo periodo. Viene diagnosticata in circa 200 pazienti l’anno, ma in molti casi non viene riconosciuta. Si calcola che, in realtà, i malati siano 3 volte di più. E’ una malattia molto lenta e progressiva, che provoca rilevanti modifiche dell’aspetto esteriore, disfunzioni di organi ed apparati e sensibile riduzione della qualità e durata della vita. E’ tanto più curabile, quanto più viene rilevata in tempo”.
Purtroppo, le modifiche corporee vengono di frequente trascurate o attribuite all’età e le patologie associate all’Acromegalia vengono diagnosticate e curate isolatamente, non correlandole ad una diversa e unica malattia. Questo comporta un ritardo diagnostico medio di 5 anni dall’insorgenza, che supera a volte i 10. Ciò significa che i pazienti con Acromegalia soffrono degli effetti dannosi dell’eccesso di ormone della crescita molto a lungo, con comparsa di complicanze irreversibili, che riducono la qualità della vita e determinano una mortalità 2-3 volte superiore a quella stimata in base all’età.” – Dott. Corrado D’Arrigo, Policlinico Morgagni.
#WorldAcromegalyDay
