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Alzheimer – Accumulo proteina tau nel cervello rappresenta biomarker di declino cognitivo a breve termine

L’accumulo della proteina tau nel cervello, valutato attraverso la PET, è un biomarker affidabile per prevedere il declino cognitivo a breve termine nella Malattia di Alzheimer. L’evidenza emerge da uno studio condotto dal Karolinska Institutet di Stoccolma

15 OTT – (Reuters Health) – Per prevedere il declino cognitivo a breve termine nella malattia di Alzheimer, l’accumulo della proteina tau nel cervello valutata con la PET è un biomarker migliore rispetto alla valutazione della proteina amiloide, sempre tramite PET, o alla misurazione di proteine amiloide e tau nel liquido cefalorachidiano (CSF). A evidenziarlo è uno studio guidato da Agneta Nordberg, del Karolinska Institutet, in Svezia, e pubblicato da Molecular Pshychiatry.

Per lo studio, i ricercatori svedesi hanno confrontato i biomarkers tau, beta amiloide e profilo neurodegenerativo del liquido cefalorachidiano e dell’imaging (PET/RM), per valutare la capacità di ciascun biomarker di prevedere il declino cognitivo longitudinale. In totale, dall’Alzheimer’s Disease Neuroimaging Initiative, sono stati inclusi 282 partecipanti, raggruppati in base alla diagnosi determinata al tempo dell’inserimento nell’indagine, cioè stato cognitivo normale, problemi di memoria soggettivi, lievi alterazioni cognitive precoci o tardive e malattia di Alzheimer. Di questi, 213 partecipanti sono stati poi monitorati per tre anni.

Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Alzheimer. Accumulo proteina tau nel cervello evidenziata da Pet, biomarker di declino cognitivo a breve termine”, Quotidiano sanità