Cancro alla prostata ormono-sensibile metastatico, tripletta con abiraterone può cambiare la pratica clinica
“L’aggiunta di abiraterone acetato alla terapia di deprivazione androgenica (ADT) più docetaxel ha migliorato la sopravvivenza libera da progressione radiografica (rPFS) e la sopravvivenza globale (OS) in pazienti con carcinoma prostatico metastatico de novo sensibile alla castrazione (mCSPC), stando ai risultati dello studio PEACE-1 (NCT01957436) presentati al congresso della European Society for Medical Oncology (ESMO) 2021
Per gli uomini con carcinoma prostatico metastatico, l’ADT è stata lo standard di cura (SOC) per decenni. Nel 2015, è stato dimostrato che docetaxel (agente chemioterapico) migliora la sopravvivenza se aggiunto all’ADT e nel 2017 è stato dimostrato che anche abiraterone (agente ormonale di nuova generazione) migliora la sopravvivenza se aggiunto all’ADT. Fino ad ora, tuttavia, non era noto se uno o entrambi gli agenti dovessero essere aggiunti all’ADT per ottenere i migliori risultati.
Lo studio PEACE-1
PEACE-1 è uno studio randomizzato di fase 3 con un disegno fattoriale 2×2 di abiraterone acetato più prednisone (abiraterone) e/o radioterapia locale.
Nello studio, i ricercatori hanno trattato 1173 uomini affetti da mCSPC de novo (57% ad alto volume e 43% a basso volume) con SOC, rappresentato da ADT con o senza docetaxel 75 mg/m2/3 settimane per 6 cicli (296 pazienti), con SOC più 1000 mg al giorno di abiraterone più 5 mg due volte al giorno di prednisone (292 pazienti), con SOC più radioterapia al tumore primitivo (RXT) (293 pazienti), o con SOC più abiraterone più RXT (292 pazienti)…”
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Fonte: “Carcinoma prostatico ormono-sensibile metastatico, tripletta con abiraterone può cambiare la pratica clinica. #ESMO21”, PHARMASTAR