Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Carcinoma renale avanzato – L’immunoterapia in prima linea prolunga la sopravvivenza

Nei pazienti con carcinoma renale avanzato, l’immunoterapia di prima linea allunga sia la sopravvivenza libera da progressione (PFS) sia la sopravvivenza globale (OS) rispetto alla terapia con sunitinib. Tuttavia, il beneficio nel setting dei pazienti con malattia a basso rischio deve essere indagato ulteriormente

È quanto emerge da una metanalisi basata su cinque studi randomizzati, i cui risultati sono stati presentati al recente congresso della European Society for Medical Oncology (ESMO).

La superiorità dell’immunoterapia nei confronti di sunitinib è stata dimostrata in tutti gli studi clinici presi in esame e la metanalisi documenta un vantaggio sia in termini di OS (HR 0,71; IC al 95% 0,61-0,84) sia di PFS (HR 0,64; IC al 95% 0,51-0,82).

Quando però gli autori hanno analizzato i dati nel sottogruppo di pazienti a basso rischio non hanno trovato alcuna differenza statisticamente significativa in termini di OS tra le coorti di trattamento (HR 1,07; IC al 95% 0,81-1,41) e per la PFS (HR 0,74, IC al 95% 0,46-1,19) hanno evidenziato solo un trend favorevole per l’immunoterapia.

Obiettivo dello studio
Partendo dall’evidenza confermata in studi recenti che l’immunoterapia migliora la prognosi dei pazienti con carcinoma renale avanzato, l’obiettivo degli sperimentatori è stato quello di valutare mediante una metanalisi la sicurezza e l’efficacia dell’immunoterapia di prima linea rispetto a sunitinib nel setting dei pazienti a basso rischio.

I ricercatori sono partiti da una ricerca sistematica in PubMed, Ovid MEDLINE, Embase e nel Cochrane Central Register of Controlled Trials, sottoponendo gli studi a valutazione della qualità. Hanno poi analizzato gli Hazard Ratio per la sopravvivenza sia nella popolazione complessiva sia nel sottogruppo di pazienti a basso rischio.

La metanalisi è stata realizzata raccogliendo i dati di cinque studi di fase 3, nei quali il trattamento con un’associazione di immunoterapici è stato confrontato con la terapia a base di sunitinib: lo studio CheckMate 9ER (nivolumab più cabozantinib nel carcinoma renale non trattato in precedenza), lo studio CheckMate214 (nivolumab in associazione con ipilimumab), lo studio JAVELIN Renal 101 (avelumab più axitinib), lo studio KEYNOTE-426 (pembrolizumab in associazione con axitinib) e infine lo studio CLEAR (lenvatinib più pembrolizumab)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Carcinoma del rene avanzato, immunoterapia in prima linea prolunga la sopravvivenza; beneficio ancora da indagare nei pazienti a basso rischio. #ESMO21”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//oncoemato/carcinoma-del-rene-avanzato-immunoterapia-in-prima-linea-prolunga-la-sopravvivenza-beneficio-ancora-da-indagare-nei-pazienti-a-basso-rischio-esmo21-36402