Suicidio e autolesionismo in età evolutiva, Bambino Gesù – Oggi è la Giornata Mondiale del Suicidio
“L’Ospedale Pediatrico della Santa Sede, in convenzione con varie ASL del Lazio, ha predisposto un percorso di assistenza e prevenzione dei casi di suicidio e autolesionismo, con progetti terapeutici di alta specialità per i pazienti e le loro famiglie
Roma, 10 settembre 2021 – Il suicidio costituisce la seconda causa di morte nei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni e l’autolesionismo colpisce in Europa circa 1 adolescente su 5. Le misure restrittive durante la pandemia da SARS-CoV2- hanno impattato significativamente sulla salute mentale dei bambini e degli adolescenti portando ad un aumento delle richieste di aiuto per le forme più gravi di psicopatologia: l’autolesionismo e il comportamento suicidario.
Per far fronte a questa emergenza l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha predisposto un servizio dedicato all’assistenza per l’autolesionismo e alla prevenzione del suicidio in età evolutiva in collaborazione con alcune ASL del Lazio. Oggi in tutto il mondo si celebra la Giornata dedicata a questo fenomeno in crescita.
Il tasso di suicidio annuo a livello mondiale è pari a circa 11 persone ogni 100.000 abitanti (fonte OMS), costituendo l’1,5 % di tutte le cause di morte e la seconda causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Numerosi studi scientifici documentano che l’incidenza del suicidio e la prevalenza dei comportamenti suicidari è aumentata sia in alcuni paesi europei che in USA, soprattutto tra gli adolescenti. Tale aumento sembra essere correlato a una generale tendenza all’aumento dei disturbi dell’umore in età evolutiva nei Paesi ad alto reddito.
La correlazione tra disturbi dell’umore e rischio suicidario è ampiamente riconosciuta nella popolazione adulta e recenti studi confermano una significativa correlazione tra la presenza di una depressione grave e il tentativo di suicidio tra i 12 e i 26 anni di età. L’identificazione precoce con diagnosi accurate e il trattamento integrato della depressione è un intervento preventivo di primaria importanza per ridurre il rischio di suicidio in età evolutiva.
I dati raccolti al Bambino Gesù tra il 2011 e il 2018 segnalano un aumento di 20 volte del numero delle consulenze effettuate in urgenza da specialisti neuropsichiatri dell’infanzia e dell’adolescenza (NPIA) per ideazione suicidaria, tentativo di suicidio e comportamenti autolesivi nei giovani di età compresa tra i 10 e i 18 anni.
Le misure restrittive durante la pandemia Covid, di grande impatto su giovani e giovanissimi, hanno portato a un ulteriore aumento delle richieste di aiuto per l’autolesionismo e il comportamento suicidario. Al Bambino Gesù il numero delle consulenze specialistiche per ideazione suicidaria e tentativo di suicidio è quasi raddoppiato…”
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Fonte: “Suicidio e autolesionismo in età evolutiva, centro di riferimento per la prevenzione al Bambino Gesù”, PHARMASTAR