Rosacea da moderata a grave negli adulti – Risultati promettenti con un inibitore topico del proteasoma
“Nei pazienti adulti con rosacea da moderata a grave un nuovo inibitore topico del proteasoma, chiamato per ora ACU-D1, è risultato sicuro, ben tollerato ed efficace nel ridurre le manifestazioni della malattia, come riportato dagli esiti di uno studio pilota pubblicato sul Journal of Drugs in Dermatology
La rosacea è una comune malattia infiammatoria della pelle del viso e degli occhi, che può progredire con l’età e che è stata associata alla discendenza nordeuropea e a fattori ambientali come dieta, alcol, danni alle foto e fattori di stress neurologici. Da un punto di vista infiammatorio, condivide alcune caratteristiche con l’acne vulgaris, ma tende a colpire una popolazione più anziana.
Clinicamente viene suddivisa in quattro sottotipi. La rosacea di tipo 1 è la più comune ed è caratterizzata da eritema facciale. Il tipo 2 è solitamente più grave ed è caratterizzato da papule e pustole. Il tipo 3 è noto come rosacea rinofimatosa e provoca ispessimento cutaneo, spesso con conseguente allargamento del naso da eccesso di tessuto. Quella di tipo 4 coinvolge gli occhi e viene generalmente trattata con agenti topici e antibiotici orali come la doxiciclina.
C’è un bisogno insoddisfatto di trattamenti per la rosacea, soprattutto di quelli rivolti a più di una manifestazione, hanno premesso gli autori. Le terapie più comuni includono metronidazolo topico, acido azelaico, ivermectina e vasocostrittori come la brimonidina, oltre alle tetracicline orali. Ognuna di queste terapie comporta limitazioni come una scarsa efficacia, effetto rebound, resistenza agli antibiotici e alti costi terapeutici a fronte di risultati modesti…”
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Fonte: “Risultati promettenti nella rosacea con un inibitore topico del proteasoma”, PHARMASTAR