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Statine in prevenzione primaria – Confermato rapporto rischio/beneficio favorevole

È stata pubblicata sul “BMJ” una meta-analisi volta a valutare il bilancio danno/beneficio delle statine, il cui risultato dovrebbe placare le diffuse preoccupazioni sugli eventi avversi dei diffusi ipocolesterolemizzanti quando impiegati in prevenzione primaria, cioè in persone che non hanno già avuto un evento cardiovascolare (CV)

«Mano a mano che i pazienti invecchiano, i danni potenziali delle statine e di altri farmaci aumentano e in alcuni pazienti può succedere che i danni derivanti dal trattamento possano iniziare a superare i potenziali benefici» premettono i ricercatori, coordinati  da James Sheppard, dell’Università di Oxford (UK), autore senior dell’articolo. «Quindi, ci può essere qualche paziente che ha minore probabilità di voler assumere questo tipo di farmaci».

«Nella pratica clinica, peraltro, il problema per i medici è che non sanno davvero chi potrebbero essere questi pazienti» sottolineano gli autori «e al momento non ci sono grandi prove empiriche sugli esiti. In particolare, per le statine si è creata un’area piuttosto controversa in cui qualche studio sostiene che le statine hanno molti effetti collaterali e altri concludono che non ne hanno».

Lo studio di Sheppard e colleghi, tra cui Ting Cai (dello stesso Ateneo) quale autore principale, ha mostrato – con l’uso delle statine – riduzioni assolute pari a 19, 9 e 8% del rischio, rispettivamente, di infarto del miocardio (IM), ictus e morte CV…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Statine in prevenzione primaria, favorevole rapporto rischio/beneficio confermato da nuova meta-analisi”, PHARMASTAR

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news//cardio/statine-in-prevenzione-primaria-favorevole-rapporto-rischio-beneficio-confermato-da-nuova-meta-analisi-36025