Carcinoma mammario triplo negativo – Sacituzumab govitecan conferma la superiorità in termini di sopravvivenza rispetto alla chemio
“Il coniugato anticorpo-farmaco (ADC) sacituzumab govitecan ha confermato la superiorità in termini di sopravvivenza libera da progressione (PFS), sopravvivenza globale (OS) e tasso di risposta complessiva (ORR) rispetto alla chemioterapia, indipendentemente dall’agente chemioterapico scelto dal medico fra eribulina, vinorelbina, capecitabina o gemcitabina. Lo evidenziano i dati di una sottoanalisi dello studio randomizzato di fase 3 ASCENT (NCT02574455), presentati all’ultimo Annual Meeting dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO)
Il trattamento con sacituzumab govitecan si è tradotto in una PFS significativamente più lunga e come minimo raddoppiata rispetto a ognuno degli agenti chemioterapici scelti dal medico (HR 0,41; IC al 95% 0,32-0,52; P < 0,001).
Inoltre, l’ADC ha prolungato in modo significativo l’OS mediana rispetto a eribulina, vinorelbina, capecitabina o gemcitabina e ha aumentato di sei-undici volte l’ORR rispetto a questi agenti chemioterapici.
Nuovo standard di cura
«Il beneficio di efficacia in termini di PFS mediana, OS mediana e ORR mostrato da sacituzumab govitecan rispetto alla chemioterapia ad agente singolo in seconda linea o una linea superiore nel setting del carcinoma mammario triplo negativo metastatico ottenuto nello studio ASCENT è stato confermato anche quando si è valutato ciascun agente chemioterapico individualmente», ha dichiarato durante la presentazione dei dati Joyce A. O’Shaughnessy, autrice principale dello studio, codirettrice del Breast Cancer Research e direttrice della ricerca sulla prevenzione del cancro al seno al Texas Oncology Baylor Charles A. Sammons Cancer Center di Dallas.
«Questi risultati confermano che sacituzumab govitecan dovrebbe essere considerato un nuovo standard di cura in questa popolazione di pazienti» ha concluso l’oncologa.
Sacituzumab govitecan
L’attuale terapia standard per i pazienti con carcinoma mammario triplo negativo già trattato in precedenza consiste nella chemioterapia con un agente singolo. Tuttavia, con questo approccio terapeutico si ottengono tassi di risposta inferiori al 20% e un ridotto beneficio in termini di PFS, che non supera i 2-3 mesi…”
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Fonte: “Carcinoma mammario triplo negativo, sacituzumab govitecan conferma i benefici rispetto ai singoli chemioterapici. #ASCO21”, PHARMASTAR