Artrite reumatoide – Indagine sui benefici derivanti dall’adozione della strategia treat-to-target
“I risultati di una survey multicentrica europea, presentata nel corso del congresso EULAR, hanno ribadito come, ancora oggi, i pazienti, a differenza dei loro clinici, non riconoscano appieno i benefici derivanti dall’adozione della strategia T2T nel trattamento dell’artrite reumatoide. Le implicazioni di questa indagine
Razionale e disegno dello studio
La strategia nota con l’acronimo T2T (treat-to-target) – considerata un’opzione chiave nelle strategie di trattamento dell’artrite reumatoide (AR) da parte di EULAR e dell’ACR – si basa sulla definizione di un target appropriato di trattamento, valutato ad intervalli pre-definiti, con la previsione della possibilità di cambiare l’approccio terapeutico in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo prefissato.
Fino ad ora, purtroppo, non esistevano studi che avessero valutato il livello di conoscenza e la percezione dell’importanza dell’adozione di questa strategia terapeutica da parte dei pazienti con AR e dei medici curanti, soprattutto in termini di implementazione di questo approccio terapeutico nella pratica clinica reale.
Di qui la survey, condotta, in un setting che è quello tipico della real life, a cavallo tra l’ultimo trimestre del 2019 e il terzo trimestre del 2020 su un campione di pazienti e medici curanti residenti in diversi Paesi europei (Francia, Germania, Italia, Spagna e UK), che si sono prestati come volontari nell’ambito del programma “Adelphi RA Disease Specific Programme (DSP)”.
I reumatologi consultati che hanno aderito a questa iniziativa hanno compilato la survey online e proceduto all’estrazione delle schede cliniche relative ai primi 10-12 pazienti consecutivi adulti, con diagnosi di AR e non coinvolti, al momento della survey, in trial clinici, con gradi diversi di severità di malattia…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Artrite reumatoide, come è percepita l’adozione della strategia treat-to-target da medici e pazienti? Risultati di una survey europea #EULAR2021”, PHARMASTAR