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Tumore ovarico, Sicilia – Le nuove opportunità terapeutiche

Catania – Ogni anno in Sicilia 500 nuovi casi di tumore ovarico, 3mila donne convivono con questa malattia, nell’80% dei casi diagnosticata in fase avanzata: ha fatto tappa oggi in Sicilia “Tumore Ovarico.

Manteniamoci informate!”, campagna della Fondazione AIOM insieme ad ACTO Onlus, LOTO Onlus, Mai più sole e aBRCAdabra, e sponsorizzata in esclusiva da GSK, giunta alla II edizione con l’obiettivo di promuovere l’informazione sul tumore ovarico mettendo in luce le esigenze delle pazienti e mantenendo alta l’attenzione sulla diagnosi precoce, le innovazioni terapeutiche che stanno migliorando sopravvivenza e qualità di vita e l’importanza dell’aderenza alle terapie.

Informazione, diagnosi tardiva, familiarità, terapie, aderenza e qualità di vita sono stati i temi dell’evento online di oggi di Catania, dove ginecologi, oncologi e psiconcologi hanno risposto alle domande e ai dubbi delle pazienti grazie al sito www.manteniamociinformate.it.

“La nostra azienda pone da sempre grande attenzione alle patologie oncologiche, alla prevenzione e alla diagnosi precoce, nella fattispecie al tumore dell’ovaio, una delle neoplasie femminili più aggressive – dichiara Salvatore Giuffrida, dir. gen. del Cannizzaro di Catania – persino in questo anno e mezzo di pandemia, nonostante la sovraesposizione mediatica, i nostri medici e tutti gli operatori sanitari si sono impegnati per assicurare l’assistenza e le attività diagnostiche e di cura”.

Secondo la componente del Consiglio Direttivo di Fondazione AIOM Lorena Incorvaia: “L’informazione è fondamentale, anche perché al momento la clinica non dispone di screening sensibili e specifici. E’ importante scoprirla in fase precoce”.

Una volta diagnosticato la paziente viene presa in carico dalla struttura ospedaliera e sottoposta: “Si fanno esami e indagini strumentali per capire se e quanto è diffuso il tumore – spiega Paolo Scollo, dir. Divisione di Ostetricia e Ginecologia del Cannizzaro – se il tumore è operabile la paziente è ricoverata per la chirurgia “up front” che permetta una rimozione il più possibile estesa del tumore, perché quanto meno ne resta tanto maggiore sarà il margine di sopravvivenza. Dopo la donna viene dimessa…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumore ovarico: in Sicilia 500 casi l’anno, l’80% diagnosticati in fase avanzata. Ecco le nuove opportunità terapeutiche”, insalutenews

Tratto da: https://www.insalutenews.it/in-salute/tumore-ovarico-in-sicilia-500-casi-lanno-l80-diagnosticati-in-fase-avanzata-ecco-le-nuove-opportunita-terapeutiche/