Tumore alla mammella – Nelle pazienti ad alto rischio con mutazione BRCA olaparib in adiuvante riduce il rischio di recidiva del 42%
“I risultati dello studio di fase III OlympiA hanno evidenziato che olaparib, co-sviluppato da AstraZeneca e MSD, ha determinato un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente rilevante nella sopravvivenza libera da malattia invasiva (iDFS) rispetto al placebo nel trattamento adiuvante, cioè successivo alla chirurgia, di pazienti con mutazione germinale BRCA (gBRCAm) e tumore della mammella negativo per il fattore di crescita epidermico umano (HER2-negativo), ad alto rischio
Nella popolazione complessiva dello studio, costituita da pazienti che avevano completato il trattamento locale e la chemioterapia neoadiuvante o adiuvante standard, i risultati hanno mostrato che olaparib riduce il rischio di recidiva di malattia invasiva, di insorgenza di nuovi tumori o morte del 42% (sulla base di un hazard ratio [HR] di 0,58; 99,5% intervallo di confidenza [CI] 0,41-0,82; p<0,0001). A tre anni, l’85,9% delle pazienti trattate con olaparib è ancora in vita e libero da tumore mammario invasivo e da altri tumori contro il 77,1% nel gruppo placebo.
In Italia si stima che, nel 2020, circa 55.000 donne abbiano ricevuto una diagnosi di tumore della mammella e la presenza di una mutazione BRCA si rileva in circa il 5% delle pazienti.
Michelino De Laurentiis, Direttore del Dipartimento di Senologia dell’Istituto tumori Pascale di Napoli e Principal Investigator dello studio OlympiA per l’Italia, ha commentato: “In presenza di una mutazione BRCA, il tumore della mammella tende a manifestarsi in una popolazione più giovane rispetto all’età media di diagnosi. Nonostante i progressi della ricerca, il rischio di recidiva, anche in un setting precoce, è molto alto e sono necessari nuovi approcci terapeutici mirati che possano aiutare a tenere a bada la malattia. Sulla base dei primi risultati dello studio OLYMPIA presentati al Congresso ASCO, olaparib ha il potenziale per essere usato in aggiunta a tutti i trattamenti standard iniziali del cancro al seno procurando un addizionale e duraturo beneficio clinico”…”
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Fonte: “Tumore della mammella: olaparib in adiuvante riduce il rischio di recidiva del 42% per le pazienti ad alto rischio con mutazione BRCA”, PHARMASTAR