Artrite reumatoide – Individuati fattori predittivi di maggior efficacia di abatacept
“Durata di malattia inferiore ad un anno, sieropositività agli anticorpi anti-citrullina (ACPA): sono questi, stando ai risultati di un’analisi post-hoc dello studio ORIGAMI sull’impiego di abatacept nella pratica clinica reale (presentata al congresso EULAR), i fattori predittivi di maggiore efficacia del trattamento
Razionale, obiettivi e disegno dell’analisi
Abatacept è un farmaco molto efficace nei pazienti affetti da artrite reumatoide (AR) associata a sieropositività agli ACPA (ACPA+) e in quelli con titoli elevati di questi auto-anticorpi. Dato, però, che l’accuratezza dell’efficacia di abatacept predetta dallo stato ACPA è relativamente insufficiente, la ricerca nel campo si è focalizzata sull’individuazione di predittori di malattia più affidabili.
Stando ad alcune osservazioni precedenti di letteratura, peraltro, il farmaco in questione si è rivelato maggiormente efficace, oltre che nei pazienti sieropositivi, anche in quelli con AR all’esordio.
Pertanto, in base a quanto detto finora, è stata avanzata l’ipotesi secondo la quale sarebbe possibile aumentare l’accuratezza della predizione di malattia mettendo insieme, in combinazione, i diversi fattori elencati sopra.
Per verificare la fondatezza di questa ipotesi e verificare i predittori di efficacia di abatacept, è stata implementata un’analisi post-hoc dei dati dello studio ORIGAMI, uno studio, tuttora in corso, condotto nella pratica clinica reale che sta valutando l’efficacia e la sicurezza d’impiego del farmaco, somministrato sottocute in pazienti con AR naive ai farmaci biologici e con attività di malattia moderata…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Artrite reumatoide, studio ORIGAMI: analisi post-hoc individua fattori di efficacia di abatacept nella real world #EULAR2021”, PHARMASTAR