Cancro del colon-retto, studio italiano TiMiSNAR
“I pazienti arruolati nello studio vengono sottoposti a biopsia liquida, attraverso un semplice prelievo ematico, in 4 tempi ben definiti del loro percorso terapeutico. Con questa ricerca si potrà valutare se l’espressione di specifici biomarkers sia correlata con la risposta tumorale ai trattamenti
Alessandria – Il tumore del colon-retto è tra le 5 neoplasie più frequenti nel mondo, occupa il secondo posto in Italia per incidenza, con 49.000 nuovi casi attesi nel 2019, dei quali 27.000 negli uomini e 22.000 nelle donne, ed è la seconda causa di morte per cancro in entrambi i sessi (11-12%) con 22.000 decessi/anno.
Il TiMiSNAR è uno studio multicentrico nazionale, nato per ottimizzare il trattamento multidisciplinare del tumore del retto, integrando chirurgia, radioterapia e oncologia. Valuta la tempistica più efficace per eseguire la chirurgia laparoscopica o robotica dopo chemioradioterapia neoadiuvante e prevede di arruolare 340 pazienti in 5 anni, con la partecipazione di 13 Istituti di Cura e Ricerca (IRCCS) e Ospedali di Riferimento per la cura del tumore del retto.
Le aree coinvolte nel TiMiSNAR sono ai primi posti per incidenza, con un numero di nuovi casi stimati nel 2019 di 7.100 in Lombardia, 5.200 nel Lazio, 4.000 in Piemonte, 3.900 in Veneto, 3.800 in Campania, 3.600 in Emilia Romagna e in Toscana, 2.900 in Puglia e 1.500 in Sardegna.
La sopravvivenza a 5 anni del cancro colorettale in Italia va dal 58% al 69%, ancora lontana da quella del cancro al seno (84-89%) e alla prostata (83%-95%). Nelle aree coinvolte nel TiMiSNAR, la sopravvivenza a 5 anni è del 69% in Emilia-Romagna, 68% in Toscana, 66% in Lombardia, 65% in Veneto, 64% in Piemonte, 61% in Puglia, 59% in Campania e 58% in Sardegna.
I fattori di rischio sono riconducibili a fattori ambientali, stili di vita e familiarità: consumo di carni rosse, insaccati, farine e zuccheri raffinati, sovrappeso, ridotta attività fisica, fumo ed eccesso di alcol. Il rischio aumenta in associazione con la malattia di Crohn, la rettocolite ulcerosa, la poliposi adenomatosa familiare (FAP), la sindrome di Lynch e in caso di cancro colorettale diagnosticato in un parente di primo grado di età <45 anni oppure in più parenti stretti della stessa famiglia…”
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Fonte: “Cancro del colon-retto: verso una cura più efficace, tempestiva e personalizzata. Studio italiano TiMiSNAR”, insalutenews